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Nel 2023 le imprese culturali e creative hanno previsto oltre 302mila contratti di lavoro, pari al 5,5% del fabbisogno occupazionale complessivo programmato dalle imprese dei settori industria e servizi[1] (+8,8% rispetto al 2022). Ad attivare la domanda di lavoro un insieme di imprese appartenenti ai quattro comparti โ€œcoreโ€ del sistema produttivo culturale e creativo: industrie creative, industrie culturali, patrimonio storico-artistico, performing arts e intrattenimento. A queste richieste si sono aggiunte poi ulteriori 20mila entrate programmate dalle imprese del Made in Italy a contenuto culturale e, soprattutto, 445mila assunzioni collegate alle imprese del turismo a prevalente vocazione culturale, in aumento del 23,6% rispetto al 2022. A delineare questo scenario รจ il volume โ€œImprese e professioni culturali e creative, 2023โ€ del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne. Un comparto, quello della cultura e della creativitร , che complessivamente conta poco meno di 60mila imprese, che impiegano circa 671mila dipendenti. Il sistema del Made in Italy a contenuto culturale rappresenta un segmento di quasi 20mila imprese manifatturiere che occupano oltre 54 mila dipendenti.


Le imprese culturali e creative ricercano profili professionali altamente qualificati, capaci di coniugare elevate conoscenze specializzate con talento e creativitร . Il 37,2% delle assunzioni ha riguardato lavoratori laureati, mentre nel complesso dellโ€™economia tale quota รจ stata pari al 13,9%. Particolarmente elevata รจ stata anche la richiesta di esperienza specifica nella professione (36,3% delle assunzioni programmate contro il 22,2% del totale imprese di industria e servizi) e quella di figure diplomate (37,8% delle assunzioni, contro il 29% dellโ€™intera economia).

Le imprese creative e culturali, inoltre, richiedono ai profili professionali competenze sia trasversali che tecnologiche in misura maggiore rispetto alle imprese del resto dellโ€™economia. Sono molto richieste flessibilitร  e adattamento (73,6%), capacitร  di lavorare in gruppo (70,1%) e problem solving (64,9%). Altrettanto importanti sono considerate le competenze digitali (59,6%), le competenze informatiche (34,2%) e quelle relative alle nuove tecnologie come realtร  virtuale e intelligenza artificiale (23,7%).

Tra le professioni maggiormente ricercate dalle imprese culturali e creative, vi sono i registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi con circa 17mila ingressi, seguiti dagli operatori di apparecchi per la ripresa e la produzione audio-video (15mila), dai tecnici esperti in applicazioni audio, video, gaming sempre nel settore grafico-pubblicitario (12mila) e dagli addetti allโ€™accoglienza e allโ€™informazione nel settore storico museale (9mila). Elevate anche le richieste per tecnici web per i settori audio-visivo e grafico-pubblicitario e per tecnici della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale (6mila entrate per ciascuna categoria professionale).

Nel 2023, le imprese culturali e creative dichiarano di avere avuto difficoltร  a reperire il 38,7% dei profili professionali ricercati. Ad incontrare le maggiori difficoltร  sono state le imprese del Made in Italy a contenuto culturale per cui la difficoltร  di reperimento si attesta al 56,7% seguite dalle imprese del turismo a vocazione culturale (46,3%) e dalle imprese che si occupano della gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico (40,8%).

A livello territoriale, sono le imprese culturali e creative delle province di Roma e Milano, con rispettivamente circa 78mila e oltre 61mila contratti, ad attivare i piรน elevati flussi di assunzioni. Seguono poi a distanza Torino con quasi 16mila assunzioni, Napoli con circa 13mila assunzioni, Bologna con quasi 7mila assunzioni e Bari con poco piรน di 6mila assunzioni. Tra le prime 10 province si collocano anche Firenze (circa 6mila entrate), Verona, Palermo e Genova (circa 5mila entrate ciascuna).

Anche per quanto riguarda il turismo a vocazione culturale i piรน elevati flussi di assunzioni spettano a Roma con oltre 54mila entrate (+38,4% rispetto al 2022), a Milano con circa 45mila lavoratori (+35,2%) e a Napoli con oltre 34mila entrate (+25,5%).

Nelle prime 10 posizioni troviamo anche Venezia (oltre 33mila entrate); Firenze (quasi 20mila), Salerno (poco meno di 19mila), Torino e Verona (entrambe con piรน di 18mila assunzioni), Bari e Lecce (entrambe con piรน di 17mila assunzioni).

Dopo lโ€™insediamento avvenuto ieri a Roma, oggi nella sede di via Ciro il Grande, il neo Presidente dellโ€™INPS Gabriele Fava assieme ai membri del CDA e al Direttore generale facente funzioni, Antonio Pone, ha voluto incontrare tutti i direttori centrali e quelli territoriali per presentare e condividere la sua visione ed entrare subito nel vivo dellโ€™operativitร . Nei prossimi giorni incontrerร  i sindacati in rappresentanza del personale, a cui ha giร  inviato un messaggio di saluto. โ€œSento forte la responsabilitร  insita nellโ€™incarico che mi รจ stato affidato e che affronto con profondo spirito di servizio al Paese, inteso come collettivitร  di cittadini e imprenditori, lavoratori, pensionati, famiglie, donne e giovani che dallโ€™INPS ricevono prestazioni e sostegni necessari e fondamentali per la propria vita.

La conoscenza del mondo del lavoro che ho maturato nella mia esperienza professionale mi fa guardare allo sviluppo delle enormi potenzialitร  dellโ€™Istituto in unโ€™ottica di apertura in senso proattivo alle esigenze e ai bisogni dei soggetti che compongono il complesso e articolato sistema delle politiche sociali e previdenziali. Come ho anticipato ieri, alla cerimonia di insediamento, al centro del mio progetto ci saranno le persone: i dipendenti dellโ€™Istituto che rendono possibile lโ€™erogazione dei servizi e a cui chiederรฒ di condividere questa visione, i cittadini e i datori di lavoro pubblici e privati che fruiscono delle prestazioni dellโ€™Istituto, le istituzioni centrali e locali e i partner.

Solo attraverso un nuovo sistema di relazioni tra lโ€™Istituto e i numerosi interlocutori con cui quotidianamente si interfaccia sarร  possibile fornire risposte immediate e concrete alle esigenze di vita dei cittadini e delle imprese. La concretezza e la pragmaticitร  che hanno sempre caratterizzato il mio lavoro, come professionista e negli incarichi istituzionali che ho assunto, mi portano a esortare tutti a iniziare subito il nostro lavoro, fissando il programma, gli obiettivi e i tempi del nostro agire insieme, con gli organi e la tecnostruttura, che ringrazio per il prezioso lavoro che svolgeโ€.