Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalitĆ  illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di piĆ¹ o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti allā€™uso dei cookie. Accetta

LEGGI ANCHE...

Le imprese italiane si sono dimostrate “piĆ¹ resilienti di fronte agli shock” posti dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, con un sistema produttivo che si ĆØ rafforzato nel decennio successivo alla crisi finanziaria del 2008-2009 e alla crisi del debito del 2012.

E’ quanto emerge dal ‘Rapporto sulla competitivitĆ  dei settori produttivi’ dell’Istat. Durante un briefing di presentazione del rapporto Claudio Vicarelli, ricercatore senior dell’Istituto statistico, ha spiegato che le imprese “hanno dimostrato una certa resilienza considerando l’entitĆ  dello shock fortissimo”.

Nello scenario avverso in cui la Bce non dovesse allentare le condizioni finanziarie per le imprese, “fino a un quarto delle societĆ  di capitali potrebbe andare sotto la linea di galleggiamento, specie terziario”. Istat indica che “a seguito del rialzo dei tassi d’interesse, nel 2022-23 il 24,7% delle imprese ‘in salute’ o ‘fragili’ potrebbe divenire ‘a rischio’ o ‘fortemente a rischio’.

L’INPS ha dichiarato che il bonus spetta a tutti i genitori separati, divorziati e/o non conviventi che faranno richiesta entro e non oltre il 2 aprile dell’anno corrente.

Il contributo spetta aiĀ genitori separati o divorziati in stato di bisognoĀ che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, nel periodo compreso tra lā€™8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 (data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19), lā€™assegno di mantenimentoĀ dallā€™altro genitore, ex coniuge o ex convivente, a causa dellā€™emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il bonus, prosegue l’INPS, spetta se lā€™inadempimento dellā€™altro genitore ĆØ dovuto a cessazione, riduzione o sospensione dellā€™attivitĆ  lavorativa verificatasi dallā€™8 marzo 2020 protrattasi per una durata minima di 90 giorni oppure a riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019.Ā 

La misura ĆØ finanziata dal fondo per il sostegno in favore dei genitori separati o divorziati in stato di bisogno, con una dotazione di 10 milioni di euro per lā€™anno 2022 Il genitore beneficiario, inoltre, deve essereĀ tenuto a provvedere al mantenimento proprio e dei figliĀ minori, nonchĆ© dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, e deve trovarsi in stato di bisogno vale a dire deve aver percepito nellā€™anno di mancata o ridotta corresponsione del mantenimento un reddito inferiore o uguale aĀ  ā‚¬ 8.174,00.

Deputato ad erogare il contributo ĆØ lā€™INPS in base ad apposita convenzione sottoscritta il 28 dicembre 2023, ma le verifiche di spettanza del diritto allā€™erogazione del Bonus sono in capo al Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che le effettuerĆ  secondo i criteri definiti con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23/08/2022.

La presentazione delle domande per il Bonus a favore dei genitori separati, divorziati e/o non conviventi, va effettuataĀ utilizzando il servizioĀ ā€œContributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuitĆ  dellā€™erogazione dellā€™assegno di mantenimentoā€, disponibile sul portale istituzionale dellā€™INPS nella sezione ā€œPunto dā€™accesso alle prestazioni non pensionisticheā€, previa autenticazione mediante sistema di identitĆ  digitaleĀ