Sono 125.491.735 i casi accertati di coronavirus nel mondo secondo i dati forniti dalla Johns Hopkins University, 714.605 in più rispetto al giorno precedente, mentre 2.755.210 sono i decessi totali, di cui 11.708 registrati nelle ultime 24 ore. Rispetto ai casi totali, gli Stati Uniti con 30.079.282 contagi confermati si confermano il Paese che ha segnalato il maggior numero di casi. Seguono Brasile (12.320.169), India (11.846.652), Francia (4.484.659), Russia (4.442.492), Regno Unito (4.332.922). Sopra i tre milioni di contagi, invece, ci sono Italia (3.464.543), Spagna (3.247.738), Turchia (3.120.013) e sopra i due milioni di casi Germania (2.744.608), Colombia (2.359.942), Argentina (2.278.115), Messico (2.214.542) e Polonia (2.154.821).
Il Messico supera i 200 mila morti per Covid-19, diventando il terzo paese al mondo per numero di vittime, dietro solo a Stati Uniti e Brasile. Il numero esatto delle vittime in Messico è di 200.211, come riportato dal Ministro della Salute nel bollettino quotidiano.
Francia. Aumentano i dipartimenti francesi sottoposti al lockdown, a fronte di un aumento della pressione sulle strutture ospedaliere e che il ministro della Salute francese, Olivier Véran, prevede in aumento nei prossimi giorni. Solo lo scorso giovedì, la Francia ha registrato oltre 45 mila nuovi casi di Covid-19 e 225 vittime in un giorno. Così, come già deciso per Parigi la scorsa settimana e 15 dipartimenti, altri tre saranno sottoposti a nuove restrizioni a partire dalla mezzanotte di oggi venerdì 26 marzo per almeno un mese. Si tratta del Rodano, quindi con la città di Lione, dell’Aube a est di Parigi e della Niève. La maggior parte della attività commerciali non essenziali dovrà quindi chiudere, mentre vengono vietati gli spostamenti non solo tra dipartimenti in lockdown, ma anche oltre dieci chilometri dalla propria abitazione. “L’epidemia di coronavirus sta accelerando ovunque” ha affermato Gabriel Attal, portavoce del governo francese, al termine del Consiglio dei ministri: “Per arginare il virus dobbiamo limitare gli spostamenti e chiudere qualcosa”. Appena una settimana fa, giovedì 18 marzo, il premier Jean Castex aveva annunciato restrizioni per 16 dipartimenti in cui la situazione del coronavirus veniva definita particolarmente critica. Intanto, l’ex direttore generale della Sanità francese, William Dab, ha descritto l’impatto delle nuove infezioni nel Paese. Dab si è detto particolare preoccupato per la pressione sugli ospedali e per il fatto che i pazienti ammessi in rianimazione siano più giovani di qualche settimana fa. Due sono i fattori più preoccupanti descritti da Dab: “il 30% dei pazienti ammessi in rianimazione abbia meno di 60 anni” e “la durata più lunga della permanenza in ospedale, che non aiuterà a risolvere il problema della carenza di posti letto nelle strutture sanitarie, essenzialmente dovuto al fatto che la variante britannica, dominante da noi, è più grave della forma precedente”.
India. L’India ha temporaneamente sospeso le esportazioni del vaccino AstraZeneca prodotto dal Serum Institute of India (Sii) per soddisfare la domanda interna, mentre continuano ad aumentare i casi di Covid-19 nel Paese. La decisione interesserà principalmente la Covax Facility, l’iniziativa per la distribuzione equa del vaccino sostenuta da Gavi e OMS, mettendo a rischio la fornitura di dosi in oltre 180 Paesi. Tra i destinatari delle forniture, il Regno Unito, che già rischia controlli più severi da parte dell’Ue sull’export delle dosi prodotte in India, ha ricevuto solo la metà delle dieci milioni di dosi ordinate al Sii, facendo aumentare la preoccupazione sul possibile rallentamento del suo programma di immunizzazione. Inoltre, almeno dieci pazienti sono morti la notte scorsa a causa di un incendio in una clinica di Mumbai per i malati di coronavirus. La clinica, denominata Sunrise Covid, si trova al primo piano del centro commerciale Dream Mall della metropoli e ospitava un totale di circa 76 pazienti. Il sindaco di Mumbai, Kishori Pednekar, ha detto che tutti i pazienti sono stati trasferiti in un’altra struttura e che un’indagine è in corso per determinare le cause dell’incendio. Nelle ultime 24 ore l’India ha registrato 53.476 nuovi casi di Covid-19, il più alto incremento giornaliero dallo scorso 23 ottobre, secondo i dati comunicati dal ministero della Sanità locale. Il bilancio complessivo della pandemia nel Paese è ora di 11,8 milioni di casi, il più alto dopo quello degli Stati Uniti e del Brasile. I nuovi decessi correlati al Covid-19 da ieri sono invece 251, per un totale di 160.692 vittime.
Brasile. Sono stati raggiunti i 300mila morti in Brasile, secondo quanto rivelato dai media locali, citando fonti delle segreterie di salute di 10 stati su 27. Secondo i dati parziali, le vittime sono 300.015 a fronte di 12.183.338 contagi accertati dall’inizio della pandemia. Il ministero della Salute ha intanto annunciato di aver ritirato il contestato sistema di raccolta dei dati su contagi e morti annunciato oggi, che nelle intenzioni del Governo sarebbe servito per abbassare i numeri della pandemia. Intanto il presidente Jair Bolsonaro è stato contestato in molte città giovedì sera durante il suo breve discorso televisivo in cui ha tentato di rassicurare la popolazione, annunciando che tutti i brasiliani saranno vaccinati entro l’anno: “Faremo del 2021 l’anno della vaccinazione, saremo instancabili nella lotta al Covid“. Con le 2.777 vittime nelle ultime 24 ore, il numero complessivo di decessi per patologie riconducibili al contagio da nuovo coronavirus in Brasile raggiunge quota 303.642. Lo riferisce il ministero della Salute. Quanto ai contagi, sommando i dati forniti dai dipartimenti della Salute dei 27 Stati, il bilancio è salito di 100.158 casi in più rispetto a quelli registrati nelle 24 ore precedenti. In Brasile il tasso di incidenza, in crescita costante sin dall’inizio della pandemia, e’ cresciuto ulteriormente raggiungendo i 5.862 contagi ogni 100 mila abitanti. Il tasso di mortalita’ (numero di persone morte sul totale della popolazione), anche questo in aumento progressivo da marzo, e’ salito ulteriormente attestandosi a 144 per centomila abitanti, mentre il tasso di letalita’ (numero di deceduti ai quali era stato diagnosticato il Covid) e’ del 2,5 per cento.
Stati Uniti. È stata superata ieri la soglia dei 30 milioni di casi di Covid-19 negli Stati Uniti, stando ai dati forniti sull’andamento della pandemia dalla Johns Hopkins University, secondo la quale negli States si sono registrati finora 30.079.282 contagi con 546.822 morti. Dopo un anno e tre mesi dallo scoppio dell’epidemia su scala mondiale, gli Stati Uniti hanno oltrepassato nelle ultime ore la soglia dei 30 milioni di contagi dalla comparsa del Covid-19 sul loro territorio. Secondo i dati della Johns Hopkins University, gli Stati Uniti sono arrivati a contare 30.009.773 infezioni di cui 545.237 risultate letali.