Biden annuncia sanzioni su banche ed export Russia. “Limitare la capacità russa di fare affari sull’economia globale in dollari, euro, yen e sterline; fermare le possibilità russa di finanziare e sviluppare la sua industria bellica; sanzionare banche russe per un totale di asset da un trilione di dollari; compromettere la capacità di Mosca di competere nell’economia high-tech del 21esimo secolo”. Sono alcune delle misure nei confronti della Russia annunciate oggi dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Biden, riferisce l’emittente Cnn, ha inoltre reso noto che gli Stati Uniti “hanno imposto sanzioni su altre quattro grandi banche russe, di fatto congelando tutti gli asset di Mosca negli Usa”. Questi provvedimenti, ha detto Biden, sono stati “concepiti per massimizzare l’impatto a lungo termine sull’economia russa e abbassare al minimo quello sulle economie degli Stati Uniti e dei suoi alleati”.
Biden ha detto che il presidente russo Vladimir Putin “ha scelto di fare questa guerra”. Una probabile risposta, questa, a quanto dichiarato poche ora prima dal capo del Cremlino. Putin aveva infatto detto che la Russia “è stata costretta” all’offensiva militare e “lasciata senza altra scelta”.
Esercito russo comquista ex centrale nucleare di Chernobyl. “Dopo una dura battaglia, abbiamo perso il controllo del sito di Chernobyl. Lo stato della centrale nucleare è sconosciuto”. Così il consigliere del Presidente ucraino, Mykhaylo Podolyak, ha annunciato ai media inglese la caduta di Chernobyl. A confermare quanto accaduto, numerosi video che, su twitter, mostrano blindati dell’esercito russo nel parcheggio della centrale nucleare. Secondo informazioni non confermate, i militari ucraini e gli impiegati alla manutenzione della ex centrale nucleare sarebbe stati catturati dalle forze russe.
Zelemsky: resistiamo da Chernobyk al Donbass a Kherson. Combattimenti sarebbero in corso nella regioni di Kharkiv, nell’est, e lungo il fronte del Donbass. Uno dei punti più critici si starebbe rivelando Kherson, nel sud, e scontri continuerebbero presso Chernobyl, non lontano dalla Bielorussia: questo il quadro diffuso dal presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Il capo di Stato ha parlato in un discorso tramesso dalla televisione nel pomeriggio. Nel suo intervento ha paragonato i combattimenti in corso al “rumore della cortina di ferro che sta calando e allontanando la Russia dal mondo civile”. Zelensky ha aggiunto: “Il nostro compito è impedire che questa cortina cali sul territorio dell’Ucraina”.
Rispetto agli sviluppi militari il presidente ha indicato come una delle aree più problematiche Kherson, una città meridionale situata a nord della penisola della Crimea annessa dalla Russia nel 2014. Zelensky ha detto che l’esercito ucraino ha subito perdite ma anche che sta resistendo sul fronte del Donbass. Secondo il presidente, durante i combattimenti sono stati catturati alcuni soldati russi. Le forze di Mosca, ha aggiunto Zelensky, starebbero premendo su Chernobyl, la località teatro del disastro nucleare del 1986.
Secondo il presidente, l’aviazione ucraina ha distrutto aerei e mezzi delle forze avversarie. Anche in Russia sono sotto schock per ciò che sta accadendo, ha concluso Zelensky, in riferimento a manifestazioni per la pace che si sono tenute in più città della federazione. Bilanci forniti dall’organizzazione Ovd Info, vicina all’opposizione, indicano in oltre 800 il numero degli arresti in 44 centri urbani, dalla capitale fino a San Pietroburgo e a Ekaterinburg.
Putin agli imprenditori: “A questo ci hanno costretti”. L’operazione militare russa in Ucraina “è una misura alla quale ci hanno costretto, non ci è stata lasciata alcuna possibilità di fare altrimenti”. Lo ha detto il presidente della Russia Vladimir Putin parlando con i rappresentanti delle imprese, convocati oggi a Mosca per discutere del conflitto in corso in Ucraina.
“So bene che abbiamo bisogno di prevedibilità in questo momento ma dobbiamo anche mantenere un contatto costante e reagire a rischi e pericoli”, ha proseguito il capo di Stato rivolgendosi agli imprenditori. “Non danneggeremo il sistema economico di cui facciamo parte”, ha poi detto Putin, che ha aggiunto: “Dobbiamo salvaguardare il settore industriale, cooperando tutti insieme”.
Negli ultimi due giorni Stati Uniti, Unione Europea, Gran Bretagna, Australia e Giappone hanno imposto sanzioni a banche e aziende russe oltre che a parlamentari e a oligarchi ritenuti vicini a Putin. Solo da parte dell’Ue, con le penalità adottate ieri, salgono a 555 gli individui e a 52 le entità di vario tipo russe che sono state sottoposte a sanzioni.
– Agenzia DiRE –