Gli ambasciatori presso l’UE hanno approvato oggi, per conto del Consiglio, modifiche mirate alle norme dell’UE sul mercato dei capitali, concordate in via provvisoria con il Parlamento europeo la settimana scorsa, per sostenere la ripresa economica dopo la crisi COVID-19. Lo ha comunicato il consiglio europeo in una nota spiegando che i negoziati sul cosiddetto pacchetto per la ripresa dei mercati dei capitali hanno avuto la massima priorità in sede di Consiglio e nei colloqui tra i colegislatori dell’UE al fine di fornire un sostegno immediato alla ripresa economica agevolando l’accesso ai finanziamenti da parte delle imprese dell’UE, in particolare le PMI. Il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo meno di cinque mesi dopo la presentazione della proposta legislativa da parte della Commissione europea lo scorso luglio.
Le modifiche legislative riguardano in particolare modifiche alla direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari (MiFID II), al regolamento sul prospetto e al quadro dell’UE per la cartolarizzazione.
“Per garantire una ripresa economica rapida e sostenibile dalla crisi COVID-19 – ha dichiarato Olaf Scholz, ministro federale delle Finanze e vicecancelliere della Germania – occorre potenziare gli investimenti pubblici e privati. Il pacchetto per la ripresa dei mercati dei capitali darà un contributo importante a tal fine. Consente ai mercati dei capitali di sostenere più agevolmente la ripresa economica. Faciliterà la ricapitalizzazione delle imprese, sosterrà i prestiti bancari e stimolerà gli investimenti nell’economia, mantenendo nel contempo livelli elevati di protezione degli investitori”.
Modifiche al regime MiFID II
Nell’ambito delle modifiche delle norme relative al regime MiFID II, il Consiglio e il Parlamento hanno convenuto di semplificare gli obblighi di informazione in modo mirato, ad esempio in materia di informazioni sui costi e sugli oneri. Tali modifiche agevoleranno la prestazione di servizi di investimento e gli investimenti nell’economia dell’UE senza compromettere la tutela degli investitori.
È stata inoltre concordata un’esenzione mirata per consentire alle banche e alle imprese finanziarie di raggruppare i costi di ricerca e di esecuzione per quanto riguarda la ricerca sugli emittenti a bassa e media capitalizzazione. Ciò aumenterà la copertura della ricerca per tali emittenti, migliorando in tal modo il loro accesso al finanziamento sul mercato dei capitali.
Il regime dei limiti di posizione per i derivati su merci sarà inoltre adattato per aiutare le imprese europee a reagire alla volatilità del mercato e per sostenere l’emergere e la crescita dei mercati dei derivati su merci denominati in euro. Le modifiche non riguardano i prodotti agricoli, in particolare i prodotti destinati al consumo umano.
Un nuovo tipo di prospetto
I colegislatori dell’UE hanno inoltre convenuto di istituire un nuovo “prospetto UE della ripresa” — un prospetto più breve — per agevolare l’emissione di capitale da parte delle imprese.
Il prospetto UE della ripresa sarà disponibile per aumenti di capitale fino al 150 % del capitale in essere entro un periodo di 12 mesi. Ciò eviterà emissioni con effetto altamente diluitivo garantendo nel contempo che il nuovo prospetto possa essere utilizzato come base per una ricapitalizzazione significativa delle imprese. Il nuovo regime si applicherà fino al 31 dicembre 2022 per consentire agli emittenti di raccogliere il capitale aggiuntivo necessario per superare la crisi COVID-19.
Nel corso dei negoziati, il Consiglio e il Parlamento hanno inoltre messo a punto i requisiti relativi alle informazioni minime da includere nel prospetto della ripresa, in modo da fornire informazioni adeguate agli investitori.
Adeguamenti mirati per facilitare la cartolarizzazione
Per facilitare la cartolarizzazione, l’attuale quadro dell’UE per la cartolarizzazione semplice, trasparente e standardizzata (STS) sarà esteso alle cartolarizzazioni sintetiche. Le cartolarizzazioni sintetiche sono un importante strumento di gestione del rischio di credito per le banche, in quanto consentono loro di trasferire agli investitori il rischio di credito di una serie di prestiti, tipicamente prestiti alle imprese di grandi dimensioni o alle PMI.
Le modifiche concordate libereranno capitale bancario per ulteriori prestiti e consentiranno a una gamma più ampia di investitori di finanziare la ripresa economica dopo la crisi COVID-19. Al fine di incoraggiare l’uso dell’etichetta STS, sono introdotte ponderazioni preferenziali del rischio per i segmenti con il rango più elevato conservate dal cedente, mentre l’Autorità bancaria europea monitorerà attentamente il mercato di tali prodotti per garantire che ciò non comporti un eccesso di leva finanziaria delle banche.
Le nuove norme eliminano inoltre gli ostacoli normativi alla cartolarizzazione delle esposizioni deteriorate. Ciò avviene sostanzialmente allineando le norme sulle esposizioni deteriorate agli standard internazionali e garantendone la solidità prudenziale, consentendo nel contempo alle banche che le hanno originate di utilizzare pratiche di modellizzazione sensibili al rischio.
Ciò aiuterà le banche a gestire meglio i propri bilanci quando si trovano ad affrontare le conseguenze economiche della pandemia di COVID-19, a garantire la propria capacità di prestito a medio termine e a condividere più ampiamente i rischi con il settore finanziario non bancario.
Prossime tappe
Il Parlamento e il Consiglio saranno ora invitati ad adottare formalmente le modifiche senza ulteriore discussione, possibilmente nel febbraio 2021, dopo la consueta messa a punto giuridico-linguistica del testo.
Questo articolo è stato letto: 8