Lavoro

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Accetta

LEGGI ANCHE...

Per ottenere il riconoscimento dell’Assegno di Inclusione (ADI), INPS è tenuta a verificare le condizioni di svantaggio e di inserimento nei programmi di cura e assistenza indicati nella  domanda della prestazione da parte del cittadino. Il processo di verifica prevede il coinvolgimento delle amministrazioni che rilasciano tali certificazioni, tra cui i  Comuni e le ASL.

Con il messaggio 1816/2024, l’Istituto ha informato di aver trasmesso ai Comuni interessati, per il tramite della piattaforma GePI (Gestione dei Patti per l’inclusione sociale, curata direttamente dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali), e alle ASL, tramite il servizio dedicato, i codici fiscali dei richiedenti per le necessarie verifiche.

Nel caso di conferma da parte delle Amministrazioni indicate, in subordine all’esito positivo dell’istruttoria per quanto concerne le verifiche sugli altri requisiti di accesso alla misura, le domande saranno progressivamente accolte e poste in pagamento.

L’esito del controllo sarà consultabile, con i prossimi rilasci, direttamente dal cittadino nella procedura ADI disponibile sul sito istituzionale www.inps.it. I pagamenti saranno disposti in concomitanza delle date comunicate con il messaggio n. 835 del 26 febbraio 2024 (il giorno 15 del mese per i primi pagamenti e il 27 del mese per i rinnovi, con la possibilità di uno o due giorni di anticipazione o scorrimento in concomitanza delle festività).

A decorrere dalla mensilità di aprile 2024, inoltre, sono state già poste in pagamento le domande di ADI per le quali non sia stato comunicato all’Istituto, da parte delle Amministrazioni interessate, l’esito delle verifiche summenzionate nell’arco dei sessanta giorni a decorrere dalla comunicazione INPS, come previsto dalla normativa.

A febbraio si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti in termini congiunturali sia in valore (+2,0%) sia in volume (+1,4%), registrando incrementi dell’1,1% sul mercato interno (+0,6% in volume) e del 4,0% su quello estero (+2,8% in volume). Per il settore dei servizi, si osserva una diminuzione congiunturale dello 0,3% in valore e una variazione nulla in volume. Per quanto riguarda gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registra a febbraio un marcato aumento congiunturale per i beni strumentali (+4,9%) e una crescita più contenuta per i beni intermedi (+1,3%), per i beni di consumo (+0,2%) e per l’energia (+0,6%).

Nel trimestre dicembre 2023-febbraio 2024, in termini congiunturali, il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisce in valore (-0,9%) e aumenta in volume (+0,5%). Positivo l’andamento dei servizi nello stesso arco temporale, con un incremento dello 0,9% sia in valore sia in volume. Su base tendenziale, a febbraio 2024, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra una flessione dell’1,7% in valore (-2,5% sul mercato interno e -0,1% sul mercato estero) e un incremento dello 0,7% in volume (+0,6% sul mercato interno e +0,9% sul mercato estero). I giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2023.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali per i beni strumentali (+4,7%) e per l’energia (+2,0%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-7,1%) e i beni di consumo (-1,0%). Nei servizi, si registrano incrementi tendenziali del 3,0% in valore e del 4,0% in volume.