Carriere e Lavoro

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Per 36 aspiranti imprenditori stranieri residenti in Italia si apre la possibilità di richiedere finanziamenti per l’avvio dell’attività. Lo stabilisce l’accordo di collaborazione stipulato tra Unioncamere – l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l’ente pubblico che unisce e rappresenta istituzionalmente il sistema camerale italiano – Banca Etica – prima e unica banca in Italia dedita esclusivamente alla finanza etica – e PerMicro – intermediario specializzato nell’erogazione di crediti finalizzati all’inclusione finanziaria di famiglie e imprese.

L’accordo stabilisce che ai migranti di prima e seconda generazione, che partecipino ai percorsi di formazione del progetto Futurae, promosso dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e realizzato da Unioncamere e da sei Camere di commercio (Roma, Torino, Milano, Verona, Pavia, Bari), venga segnalata questa possibilità.

PerMicro valuterà le richieste degli aspiranti imprenditori affiancandoli nella stesura del business plan e dell’istruttoria per la richiesta di finanziamento, effettuando la valutazione del merito creditizio e deliberando, in caso positivo, la concessione del credito che verrà erogato da PerMicro su un conto corrente acceso presso Banca Etica.

L’intesa è in continuità con gli obiettivi della seconda annualità del progetto Futurae, che mira ad accompagnare la nascita e la crescita di imprese e attività di lavoro autonomo di cittadini e cittadine migranti attraverso percorsi di orientamento, formazione e affiancamento allo start up. Tra gli obiettivi di Futurae anche quello di integrare, nel percorso di formazione per l’avvio di impresa, il sostegno finanziario con programmi di microcredito.

L’accordo in essere ha anche la potenzialità, alla luce dei risultati conseguiti, di essere eventualmente esteso, in futuro, a tutte quelle attività di sostegno all’imprenditoria straniera promosse dall’insieme del sistema camerale.

Per ottenere il riconoscimento dell’Assegno di Inclusione (ADI), INPS è tenuta a verificare le condizioni di svantaggio e di inserimento nei programmi di cura e assistenza indicati nella  domanda della prestazione da parte del cittadino. Il processo di verifica prevede il coinvolgimento delle amministrazioni che rilasciano tali certificazioni, tra cui i  Comuni e le ASL.

Con il messaggio 1816/2024, l’Istituto ha informato di aver trasmesso ai Comuni interessati, per il tramite della piattaforma GePI (Gestione dei Patti per l’inclusione sociale, curata direttamente dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali), e alle ASL, tramite il servizio dedicato, i codici fiscali dei richiedenti per le necessarie verifiche.

Nel caso di conferma da parte delle Amministrazioni indicate, in subordine all’esito positivo dell’istruttoria per quanto concerne le verifiche sugli altri requisiti di accesso alla misura, le domande saranno progressivamente accolte e poste in pagamento.

L’esito del controllo sarà consultabile, con i prossimi rilasci, direttamente dal cittadino nella procedura ADI disponibile sul sito istituzionale www.inps.it. I pagamenti saranno disposti in concomitanza delle date comunicate con il messaggio n. 835 del 26 febbraio 2024 (il giorno 15 del mese per i primi pagamenti e il 27 del mese per i rinnovi, con la possibilità di uno o due giorni di anticipazione o scorrimento in concomitanza delle festività).

A decorrere dalla mensilità di aprile 2024, inoltre, sono state già poste in pagamento le domande di ADI per le quali non sia stato comunicato all’Istituto, da parte delle Amministrazioni interessate, l’esito delle verifiche summenzionate nell’arco dei sessanta giorni a decorrere dalla comunicazione INPS, come previsto dalla normativa.