Economia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalitร  illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di piรน o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti allโ€™uso dei cookie. Accetta

LEGGI ANCHE...

A luglio 2023 si stima che lโ€™indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni diminuisca dellโ€™1,6% rispetto a giugno. Lo comunica l’Istat in una nota specificando che nella media del trimestre maggio-luglio 2023 la produzione nelle costruzioni cala del 2,5% nel confronto con il trimestre precedente.

Su base tendenziale, sia lโ€™indice corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a luglio 2022) sia lโ€™indice grezzo registrano una flessione dellโ€™1,1%. Nella media dei primi sette mesi del 2023, – conclude l’Istat – lโ€™indice corretto per gli effetti di calendario e lโ€™indice grezzo diminuiscono entrambi del 2,3%.

Secondo le stime preliminari, nel secondo trimestre 2023 lโ€™indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta del 2,0% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti dello stesso periodo del 2022 (era +1,0% nel primo trimestre 2023). Lo comunica l’Istat in una nota spiegando che lโ€™aumento tendenziale dei prezzi delle abitazioni รจ attribuibile sia ai prezzi delle abitazioni nuove, cresciuti dello 0,5% su base annua, in forte rallentamento rispetto al trimestre precedente (era +5,3%), sia a quelli delle abitazioni esistenti, che salgono dello 0,8% (in lieve accelerazione dal +0,3% del primo trimestre).

Questi andamenti si manifestano in un contesto di marcata riduzione dei volumi di compravendita (-16,0% la flessione tendenziale registrata nel secondo trimestre 2023 dallโ€™Osservatorio del Mercato Immobiliare dellโ€™Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il -8,3% del trimestre precedente). Anche su base congiunturale, la dinamica dellโ€™IPAB (+2,0%) รจ imputabile sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia a quelli delle esistenti, in aumento rispettivamente del 2,0% e dellโ€™1,9%.

Il tasso di variazione acquisito dellโ€™IPAB per il 2023 รจ pari a +1,4% (+3,8% per le abitazioni nuove e +0,9% per quelle esistenti). In tutte le ripartizioni geografiche – spiega l’Istat – si registra una crescita dei prezzi delle abitazioni su base congiunturale mentre su base annua le dinamiche sono differenti. Nelle ripartizioni del Nord i prezzi delle abitazioni continuano a crescere accelerando nel Nord-Ovest (da +2,0% a +2,5%) e rallentando nel Nord-Est (da +1,9% a +1,1%); nel Centro e nel Sud e Isole, invece, si registrano tassi tendenziali negativi rispettivamente pari a -0,7% e a -1,5% (da +0,1% e -0,7% del trimestre precedente).

I prezzi delle abitazioni sono in crescita in tutte le cittร  per le quali viene diffuso lโ€™IPAB. A Milano si registra un aumento, su base annua, del 7,1%, in accelerazione rispetto al trimestre precedente (era +5,8%). Segue Torino dove si evidenzia un rialzo tendenziale del +4,1% (era +0,7% nel trimestre precedente) mentre Roma fa segnare la crescita piรน contenuta, pari allo 0,6%, in decelerazione dal +1,9% del trimestre precedente.