Lavoro

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Equo compenso: Accolta la preoccupazione del CoLAP riguardo la norma recentemente approvata alla Camera che ora si appresta a seguire lโ€™iter al Senato. Il Ministro si รจ detto disponibile ad accogliere emendamenti, sul tavolo anche lโ€™idea di far passare il testo senza modifiche per poi lavorare su una proposta di legge correttiva. โ€œNon accettiamo norme scritte male-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-meglio metterci altri sei mesi e produrre una buona legge piuttosto che approvare in fretta e furia un testo inapplicabile, e lo dico a tutela di tutti i professionisti, compresi gli ordinistici. Prendo atto con rammarico che alcuni dei rappresentanti delle sigle presenti oggi sembrano non rendersi conto delle lacune che presenta la norma. Apriamo le audizioni e ridiscutiamo il tutto al Senatoโ€.

Iscro: Il CoLAP ha ribadito quanto questo sostegno si vada ad aggiungere al reddito di cittadinanza creando di fatto una catena delle politiche passive, per di piรน aumentando di molto lโ€™aliquota dei professionisti, facendo dellโ€™Iscro una misura a carico del destinatario. โ€œAbbiamo sempre sostenuto che ciรฒ di cui il mercato professionale ha bisogno sono le politiche attive-dichiara la Presidente Alessandrucci-come CoLAP proponiamo che chi apre partita iva riceva gli stessi sgravi che riceve chi assume un percettore del reddito di cittadinanza, ricordo infatti a tutti, che anche il lavoro autonomo รจ un ambito di occupabilitร , perchรฉ non sfruttarlo? Un’altra proposta รจ quella della riduzione volontaria del contributo previdenziale, esiste per i dipendenti, esiste per gli ordinistici, inspiegabilmente sono esclusi da questa possibilitร  i professionisti associativiโ€.

Previdenza:ย โ€œLa parola dโ€™ordine รจ semplificazione- dichiara laย Alessandrucci– e una soluzione รจ il libretto previdenziale. Permetterebbe di uniformare il sistema evitando di perdere i contributi versati. Interessante la proposta del Ministro di ragionare su una cassa multiprofessionale, questo รจ il tipo di misura che semplificherebbe la vita di milioni di professionisti, ad oggi costretti a districarsi in una foresta impenetrabile che si chiama fisco italianoโ€.

– Nota stampa CoLAP –

Secondo le stime preliminari, nel mese di gennaio 2023 lโ€™indice nazionale dei prezzi al consumo per lโ€™intera collettivitร  (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua, da +11,6% nel mese precedente. Lo comunica l’Istat spiegando che la flessione del tasso di inflazione si deve, principalmente, al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +70,2% a -10,9%) e, in misura minore, di quelli degli Energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,6%), degli Alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%); gli effetti di tali andamenti sono stati solo in parte controbilanciati dallโ€™accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +14,9% a +15,2%), dei Beni non durevoli (da +6,1% a +6,8%) e dei Servizi relativi allโ€™abitazione (da +2,1% a +3,2%).

Lโ€™โ€œinflazione di fondoโ€, – prosegue l’Istituto di statistica – al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale a gennaio da +5,8% del mese precedente a +6,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +6,2%.

Su base annua, i prezzi dei beni evidenziano un profilo in rallentamento (da +17,1% a +14,2%), mentre quello relativo ai servizi evidenzia un lieve incremento (da +4,1% a +4,2%); si ridimensiona, quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,0 di dicembre a -10,0 punti percentuali). Si attenua la dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona che registrano un rallentamento su base tendenziale (da +12,6% a +12,2%), mentre al contrario si accentua quella dei prodotti ad alta frequenza dโ€™acquisto (da +8,5% a +9,0%).

Lโ€™aumento congiunturale dellโ€™indice generale si deve prevalentemente ai prezzi dei Servizi per lโ€™abitazione (+1,6%), degli Alimentari lavorati (+1,5%), dei Beni durevoli e non durevoli (+0,8% per entrambi), degli Energetici non regolamentati (+0,7%); un effetto di contenimento deriva invece dal calo dei prezzi degli Energetici regolamentati (-24,7%) e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (-1,6% a causa di fattori stagionali).

Lโ€™inflazione acquisita per il 2023 รจ pari a +5,3% per lโ€™indice generale e a +3,2% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, lโ€™indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dellโ€™1,3% su base mensile, a causa dellโ€™avvio dei saldi invernali dellโ€™abbigliamento e calzature di cui lโ€™indice NIC non tiene conto, e aumenta del 10,9% su base annua (in rallentamento da +12,3% di dicembre).