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Lโ€™evento si inserisce allโ€™interno delle attivitร  della filiera finanziaria del G7 promosse dal Governo nellโ€™anno della Presidenza italiana.

 Il Ministero dellโ€™Economia e delle Finanze e lโ€™Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) annunciano la messa online del sito dedicato alla settima edizione del Forum Mondiale dellโ€™OCSE sul Benessere (7th World OECD Forum on Well-being), dal titolo โ€œStrengthening Well-being Approaches for a Changing Worldโ€, che sarร  ospitato a Roma dal 4 al 6 novembre 2024 presso lโ€™Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

Lโ€™evento si inserisce allโ€™interno delle attivitร  nella filiera finanziaria del G7 (cd. Finance Track) promosse dal Governo nellโ€™anno della Presidenza italiana del G7 e ha lโ€™obiettivo di promuovere a livello internazionale lโ€™adozione di framework per la formulazione di politiche attente al benessere equo e sostenibile formulate sulla base di dati statistici e puntuali analisi empiriche, guardando anche alle best practices internazionali, sia in fase di progettazione e previsione dellโ€™impatto, sia durante la valutazione e lโ€™analisi dei risultati raggiunti.

Il Forum, che torna in Italia a 20 anni dal suo debutto, vede la partecipazione di alti rappresentanti delle organizzazioni economiche finanziarie in ambito G7, policy makers, statistici, accademici ed esperti del settore privato, della societร  civile e di altri settori che nellโ€™ambito di cinque tavole rotonde si confronteranno su temi quali: lo sviluppo di policy frameworks orientati al benessere equo e sostenibile, la misurazione e la metodologia statistica e di analisi per gli indicatori di benessere, i cambiamenti climatici, lโ€™innovazione tecnologica e uso dellโ€™intelligenza artificiale, i prossimi passi nellโ€™agenda del well-being. Altri temi toccati e di natura trasversale saranno i mutamenti demografici e diseguaglianze di genere, diseguaglianze e povertร , salute fisica e mentale. Attraverso una combinazione di panel di alto livello, sessioni parallele, workshop tecnici e discussioni interattive, i partecipanti avranno lโ€™opportunitร  di acquisire conoscenze concrete per far progredire insieme l’agenda internazionale sul benessere equo e sostenibile.

Il quadro congiunturale che emerge dagli ultimi indicatori disponibili in alta frequenza segnala come la nostra economia, pur vivendo un periodo non particolarmente dinamico, continui a trovare importanti spunti di vivacitร , provenienti soprattutto dal settore dei servizi e, con particolare forza, dal turismo degli stranieri. Di conseguenza, sono ancora soddisfacenti le dinamiche occupazionali che, a loro volta, sostengono i redditi e i consumi. Un circolo virtuoso che si stenta ad apprezzare pienamente nel dibattito mediatico. Gli ultimi dati, riferiti a febbraio o marzo, sono prevalentemente positivi: cosรฌ per la fiducia delle imprese, lโ€™occupazione, la produzione industriale e le vendite al dettaglio. Sul profilo tendenziale nella metrica dei dati grezzi, febbraio รจ favorito dal 2024 bisestile.

Ma anche al di lร  di questo – prosegue Confcommercio – resta molto buono, anzi eccezionale, il riscontro sulle presenze turistiche: a febbraio +12,3% nel complesso sul 2023 e, quindi, record di sempre. Non solo: nel mese anche le presenze di italiani in Italia fa segnare +7,2%. A gonfie vele arrivi e presenza di stranieri.

Tutto ciรฒ considerato, in linea con i nuovi indicatori mensili la nostra stima di crescita per il primo trimestre del PIL รจ rivista al rialzo: +0,3% in luogo dello 0,1% stimato nella precedente Congiuntura, con un tendenziale che passerebbe da +0,3% a +0,5%. Il raggiungimento di obiettivi medi annui attorno allโ€™1% resta difficile, ma per nulla impossibile, anche se ad aprile il PIL mensile avrebbe rallentato allo 0,1% congiunturale, conseguendo comunque un incremento tendenziale dellโ€™1,2% grazie a un favorevole effetto base.

Sembrerebbe, dunque, doversi adottare un atteggiamento del tipo โ€œwait and seeโ€ anche in materia di valutazioni del quadro congiunturale, nel quale manca ancora lโ€™espressione di una chiara direzione di marcia.

Segnali positivi continuano a provenire dal versante dellโ€™inflazione che dopo la risalita di marzo (+1,2% tendenziale) prevediamo in rallentamento ad aprile (+1,0% nel confronto annuo). In particolare, si confermano in ulteriore โ€œraffreddamentoโ€ i prezzi degli alimentari la cui dinamica si sta progressivamente avvicinando al dato generale.

Il permanere dellโ€™inflazione sui valori che la nostra economia aveva sperimentato negli anni precedenti alla fiammata registrata tra la fine del 2021 e gli ultimi mesi del 2022, soprattutto per i beni acquistati con maggior frequenza, รจ una delle premesse per spingere le famiglie a moderati miglioramenti dal lato della domanda.

Andamento che potrebbe essere favorito anche dal permanere di dinamiche occupazionali debolmente positive e dai recuperi di reddito generati dai rinnovi contrattuali.

PIL MENSILE

Stando alle ultime informazioni congiunturali, disponibili in alta frequenza, i primi mesi del 2024, pur caratterizzati da un clima di profonda incertezza, hanno evidenziato alcuni spunti positivi, portando ad una revisione, al rialzo, dellโ€™andamento del primo trimestre. La nostra stima attuale รจ di una variazione dello 0,3% congiunturale e dello 0,5% tendenziale. Le indicazioni piรน favorevoli continuano a provenire dallโ€™occupazione e dai servizi nel loro complesso.

Dopo la pesante contrazione registrata nel mese di gennaio la produzione industriale sembra essersi avviata su un sentiero meno negativo, con aspettative di moderato miglioramento da parte delle imprese. Il ripiegamento rilevato a marzo nel clima di fiducia delle famiglie รจ in linea con il permanere di un andamento prudente in materia di consumi. Secondo le nostre stime, ad aprile il PIL รจ atteso registrare, nel confronto con marzo, una crescita dello 0,1%. Su base annua la variazione si porterebbe allโ€™1,2%.

ICC (INDICATORE CONSUMI CONFCOMMERCIO)

A marzo 2024 lโ€™Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha evidenziato una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2023 (tab. 2). Il dato segue un bimestre che, stando alle ultime informazioni disponibili, ha mostrato un andamento piรน favorevole rispetto alle prime stime. Lโ€™incremento di marzo รจ sintesi di una crescita della domanda di servizi (+2,7% nel confronto annuo) a cui si รจ associata una flessione di quella di beni (-0,5%). Nella media del primo trimestre si rileva una variazione dellโ€™1,1% (sul dato pesa inevitabilmente anche il diverso numero di giorni) con una crescita dei servizi del 2,9% e un incremento della domanda di beni dello 0,4%.

LE DINAMICHE TENDENZIALI

Gli andamenti registrati a marzo 2024 segnalano alcune difformitร  rispetto alle tendenze piรน recenti. Su questi andamenti potrebbero aver pesato alcuni fattori contingenti. In particolare, il settore dellโ€™automotiveย mostra, dopo oltre un anno di crescita, una riduzione della domanda (-5,4%). Su questa dinamica potrebbero aver influito i ritardi nellโ€™attuazione degli incentivi che hanno spinto le famiglie a procrastinare gli acquisti. Per contro, dopo un lungo periodo, le spese per lโ€™alimentazione domestica sono tornate in positivo (+1,6%). Anche in questo caso la diversa tempistica della Pasqua rispetto allโ€™anno passato potrebbe aver influito sul confronto tendenziale.ย 

Permangono in territorio positivo i trasporti aerei (+12,9%), i servizi ricreativi (+3,2%) e i consumi legati al turismo (+2,9). Va segnalato come, allโ€™interno di questโ€™ultimo aggregato, il contributo principale continui a derivare dalla componente estera della domanda. Nel mese di marzo si conferma debolmente negativa la domanda per abbigliamento e calzature (-0,2%) e si ribadiscono le difficolta del segmento dei mobili e arredamento per la casa (-0,8%). In riduzione, dopo alcuni mesi favorevoli, gli acquisti di elettrodomestici (-1,3%) e di energia (-1,6%).

PREZZI AL CONSUMO: LE TENDENZE A BREVE TERMINE

Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo si stima per il mese di aprile 2024 una variazione dello 0,2% in termini congiunturali e una crescita dellโ€™1,0% su base annua. Lโ€™aumento su marzo รจ stato determinato quasi esclusivamente dagli incrementi dei prezzi dei tabacchi e dei carburanti a cui si sono associati incrementi di natura stagionale (turismo). Prosegue per contro la fase di ripiegamento dei prezzi degli alimentari per i quali lโ€™inflazione scenderebbe, su base annua, al 2,4%.

Il dato stimato per il mese in corso, con un contenuto rallentamento della variazione tendenziale rispetto a marzo, conferma la soliditร  del processo di rientro dellโ€™inflazione e rafforza lโ€™ipotesi di una variazione dei prezzi al consumo nel complesso del 2024 di poco superiore allโ€™1%.