Si ĆØ aperta oggi a Bologna la quinta edizione della Borsa della Ricerca, lāevento che fa Ā incontrare gruppi, dottori di ricerca e spin-off con imprese a caccia di innovatori. Arrivati a Palazzo Re Enzo per la due giorni -organizzata da Fondazione Emblema con il coordinamento scientifico dell’UniversitĆ Sapienza – oltre 300 delegati (in rappresentanza di 24 atenei e 65 imprese) che presenteranno circa 500 progetti di ricerca.
In apertura del forum, dedicato questāanno al crowdfunding applicato alla ricerca, Daniela Castrataro, Fondatrice con Ivana Pais dellāItalian Crowdfunding Network, ha presentato in anteprima la mappa aggiornata del crowdfunding in Italia, mostrando come in meno di un anno questo mercato sia āesplosoā e spiegando il ruolo attivo che il nostro Paese sta avendo anche nella regolamentazione normativa.
Inaugurando il forum Tommaso Aiello, CEO della FondazioneEmblema, ha spiegato cheāLa Borsa dedica la quinta edizione a questa forma di finanziamento ādal bassoā perchĆ© offre, oltre che nuove opportunitĆ di accesso ai fondi, anche nuovi modelli per la divulgazione scientifica, imponendo una crescente rispondenza tra le attivitĆ di ricerca e le esigenze della societĆ . La Borsa della ricerca da sempre cerca di facilitare il dialogo tra due mondi che comunicano con grande fatica e punta a costruire un canale dedicato alla condivisione della conoscenza. Nata per favorire concretamente il trasferimento tecnologico fra chi, nel mondo dellāuniversitĆ e dellāimpresa, si occupa di ricerca, la Borsa ha visto nascere in quattro anni oltre trecento collaborazioni tra gruppi di ricerca e aziende del networkā.
Alla presentazione dei dati di scenario, ha fatto seguito unāoverview su alcuni dei progetti di maggior successo realizzati in crowdfunding: tra gli altri Diaman Tech, la prima case history di successo tutta italiana equity-based e il progetto ‘mappa dell’intolleranza’, strumento che – attraverso l’analisi dei tweet – permette di geolocalizzare le zone d’Italia dove sono più concentrati razzismo, omofobia e violenza.
Nella giornata di domanisi terrĆ un fitto calendario di meeting one-to-one, durante i quali le aziende avranno lāopportunitĆ di incontrare i ricercatori (vedi paragrafo alcuni progetti) e workshop tematici, che andranno a sfaccettare il tema del crowdfunding. Tra gli appuntamenti āComunicare la scienzaā e āLāimprenditoria della ricercaā. Sabrina Luccarini, Direttore Area Supporto alla Ricerca Sapienza UniversitĆ di Roma ha spiegato infatti cheĀ āProgettare azioni di crowdfunding implica, per i ricercatori, ripensare come comunicare la scienza, come stimolare lāinnovazione e la cittadinanza partecipata, promuovendo nel contempo una rinnovata attenzione alle odierne sfide sociali. Il crowdfunding può essere un supporto per incentivare lāimprenditoria della ricerca che, in questo particolare momento storico, ĆØ sollecitata da molti attori ma ancora deve trovare un adeguato posizionamento. Sapienza ha raccolto la sfida di immaginare lo strumento del crowdfunding come unāopportunitĆ vincente per lāintero sistema universitario.ā
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ALCUNI PROGETTI –Ā Tra i progetti di ricerca che saranno presentati domani nel corso degli incontri one-to-one, spiccano lāUniversitĆ Politecnica delle Marche con āSport? Sicuro!ā, rivolto alle societĆ sportive e agli atleti, che prevede lāapplicazione di un sensore per la registrazione dei segnali cardiovascolari in modo da monitorare con regolaritĆ il funzionamento del cuore ed evitare la MCI (morte cardiaca improvvisa che colpisce ogni anno più di 1000 giovani sotto i 35 anni, sportivi ed apparentemente in buona salute), e lāUniversitĆ di Foggia con āQuafetyā (crasi di āqualityā e āsafetyā), progetto co-finanziato dallāUnione Europea che ha come obiettivo fornire allāindustria agroalimentare innovativi strumenti di controllo per valutare rapidamente lāeventuale contaminazione dei prodotti ortofrutticoli freschi, al fine di migliorare la sicurezza e la qualitĆ di questi prodotti. LāUniversitĆ di Palermo presenterĆ agli stakeholder a caccia di innovazione un progetto molto particolare āGuida Subacquea per Apneisti non Vedentiā: unāinvenzione pensata per permettere agli atleti apneisti non vedenti di muoversi sottāacqua in autonomia e in totale sicurezza, attraverso lāutilizzo diĀ una struttura subacquea modulare. Dalla Sicilia arriva anche un altro interessante progetto di utilitĆ sociale, dedicato allāassistenza sanitaria domiciliare: āSisca ā Sviluppo di un sistema intelligente per la salute a casaā dellāUniversitĆ di Catania permetterĆ infatti di monitorare costantemente i dai clinici dei pazienti assistiti a domicilio, evidenziare eventuali situazioni di emergenza e registrare i flussi informativi di ogni paziente in modo da facilitare la circolazione dei dati tra i soggetti interessati (pazienti, medici ecc.) e il sistema sanitario territoriale.Ā www.borsadellaricerca.it
Il crowdfunding in Italia: la ricerca. Agli italiani piace la āfinanza dal bassoā –Ā In Italia si contano 54 piattaforme di crowdfunding, di cui 41 attive e ben 13 in fase di lancio, con un incremento del 30% in soli sette mesi: ad ottobre 2013 se ne contavano infatti 27 attive e 14 in fase di lancio. Delle 41 piattaforme attive, 19 appartengono al modello reward-based (ĆØ possibile partecipare al finanziamento di un progetto ricevendo in cambio un premio o una specifica ricompensa non in denaro), 7 al donation-based (ĆØ possibile fare donazioni per sostenere una determinata causa o iniziativa senza ricevere nulla in cambio), 2 al lending-based (prestiti tra privati, ricompensati con il pagamento di interessi) e 2 allāequity based, iscritte regolarmente nellāapposito registro Consob (tramite lāinvestimento on-line si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una societĆ ). Ci sono poi 11 piattaforme ibride.
Il modello prevalente resta quindi il reward-based, scelto da quasi il 50% delle piattaforme attuali, che insieme al donation-based, attualmente coprono più dellā80% del mercato.
Nel nostro Paese il valore complessivo dei progetti finanziati attraverso le piattaforme supera i 30 milioni di euro, di cui sette milioni solo da ottobre 2013 ad oggi e 11 milioni nei dodici mesi precedenti (ottobre 2012-ottobre 2013). Un dato āimpressionanteā, che però rappresenta un valore ancora limitato se confrontato con le cifre globali: secondo i dati Massolution, a livello mondiale sono stati raccolti attraverso piattaforme di crowdfunding oltre 5 miliardiĀ di dollari solo nel 2013. I progetti ricevuti dalle piattaforme italiane sono oltre 50mila, di cui circa 1/3 vengono pubblicati e tra questi circa il 35% in media viene realmente finanziato.
Il tasso di caduta dei progetti ĆØ ancora molto alto, ma tra le tendenze si registra la diffusione di piattaforme tematiche ā i progetti più seguiti sono quelli che riguardano la creativitĆ e il sociale – o di nicchia, mentre si registra un rallentamento nella diffusione di piattaforme con un approccio territoriale, volte a migliorare un particolare contesto ālocaleā, nel segno della cittadinanza attiva.Una tendenza che in una prima fase aveva attecchito bene in Italia probabilmente perchĆ© lāelemento comunitĆ e legame con il territorio ālivella e mitigaā la scarsa fiducia che gli italiani riponevano nel web e la loro inclinazione ad essere molto aperti efiduciosi verso le persone che fanno parte della loro comunitĆ più immediata.
Andando nello specifico delle diverse tipologie di finanziamento, grande successo dimostrano nel nostro Paese le piattaforme lending-based, che propongono una modalitĆ di raccolta fondi basata su microprestiti tra privati a tassi più che agevolati, e grande fermento si registra rispetto allāequity-based crowdfunding, sul quale il nostro Paese ha un ruolo di primo piano anche a livello internazionale, essendo stato il primo Paese in Europa a regolamentarne il modello, con il Decreto Crescita 2.0 (Decreto Legge 18 Ottobre 2012 n.179) che ha delegato la Consob ad adottare le relative disposizioni di attuazione. Ben 9 piattaforme in fase di lancio afferiscono a questa tipologia.
Genesi, demografia e criticitĆ .Ā Nato nel 2005 con Produzioni dal basso, cui hanno fatto seguito altre esperienze pionieristiche fino al 2011, il crowdfunding in Italia ĆØ āesplosoā in tutta la sua potenzialitĆ soloĀ dal 2012 ad oggi. La maggior parte delle piattaforme ha sede nel Nord Italia, anche se iniziano ad esserci realtĆ anche al Sud. Andando a guardare gli aspetti demografici, i fondatori e soci delle piattaforme hanno tra i 30 e i 50 anni, e nella maggior parte dei casi (oltre il 70%) hanno un titolo di studio equivalente o superiore alla laurea. La presenza di donne ĆØ in crescita e iniziano a registrarsi piattaforme tutte al femminile. Per quanto riguarda il numero di soci, la media si aggira intorno ai 5 soci per piattaforma, che in molti casi lavorano a tempo pieno sul progetto.
Lāidea di aprire la piattaforma solitamente viene dal contatto con esperienze straniere (soprattutto americane, ma anche europee) e dalla volontĆ di replicarle nel nostro Paese. Alcune piattaforme nascono da unāattenta analisi del mercato e del pubblico di riferimento, ma la maggior parte sono accomunate dalla volontĆ di offrire unāalternativa alle istituzioni finanziarie tradizionali, come soluzione alla crisi economica, la stretta al credito delle banche verso le imprese, la difficoltĆ quindi di trovare finanziamenti pubblici e privati, le incertezze sul tax credit, la situazione poco favorevole per le startup e lāinnovazione in Italia. Altra motivazione ĆØ tentare di fare qualcosa di utile per la comunitĆ .
Le principali criticità riscontrate dalle piattaforme sono legate alla scarsa cultura sul crowdfundingin Italia, sia a livello di donatori che di progettisti (in particolar modo nel settore non profit), che però sta rapidamente evolvendo, anche grazie al ruolo attivo delle stesse piattaforme, che iniziano ad affrontare questa problematica,organizzando eventi, conferenze, azioni mediatiche, riunendosi in network e associazioni, per diffondere la cultura del crowdfunding a livello nazionale.