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Avviato il Piano operativo per l’attuazione delle Linee Guida in materia di “Politica della Parità di Genere in INPS”.

Si tratta di un documento fondamentale per realizzare il Sistema di gestione della parità di genere nell’Istituto, che identifica gli ambiti della parità di genere nei processi organizzativi, dichiara gli obiettivi di parità, definisce gli indicatori, le relative modalità di monitoraggio e di aggiornamento degli stessi nel tempo.

Il Piano delinea il percorso per attuare i propositi espressi attraverso la Politica di parità dell’Istituto con l’impegno a realizzare, monitorare, misurare e valutare i risultati raggiunti, declinati in ottica di parità di genere, sui seguenti temi: assunzioni e carriera, equità salariale, genitorialità e cura, conciliazione lavoro – vita privata, prevenzione di abusi e molestie.

“Un ulteriore decisivo passo per un impegno a lungo termine dell’INPS nel monitoraggio sistematico delle azioni a favore della parità, per intervenire e superare eventuali criticità, favorire un ambiente di lavoro sempre più equo e inclusivo. Questi sono i presupposti per proseguire il percorso già avviato verso la certificazione di parità di genere dell’Istituto.” dichiara il direttore generale Vincenzo Caridi.

L’INPS ha dichiarato che il bonus spetta a tutti i genitori separati, divorziati e/o non conviventi che faranno richiesta entro e non oltre il 2 aprile dell’anno corrente.

Il contributo spetta ai genitori separati o divorziati in stato di bisogno che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 (data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19), l’assegno di mantenimento dall’altro genitore, ex coniuge o ex convivente, a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il bonus, prosegue l’INPS, spetta se l’inadempimento dell’altro genitore è dovuto a cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa verificatasi dall’8 marzo 2020 protrattasi per una durata minima di 90 giorni oppure a riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019. 

La misura è finanziata dal fondo per il sostegno in favore dei genitori separati o divorziati in stato di bisogno, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2022 Il genitore beneficiario, inoltre, deve essere tenuto a provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, e deve trovarsi in stato di bisogno vale a dire deve aver percepito nell’anno di mancata o ridotta corresponsione del mantenimento un reddito inferiore o uguale a  € 8.174,00.

Deputato ad erogare il contributo è l’INPS in base ad apposita convenzione sottoscritta il 28 dicembre 2023, ma le verifiche di spettanza del diritto all’erogazione del Bonus sono in capo al Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che le effettuerà secondo i criteri definiti con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23/08/2022.

La presentazione delle domande per il Bonus a favore dei genitori separati, divorziati e/o non conviventi, va effettuata utilizzando il servizio “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”, disponibile sul portale istituzionale dell’INPS nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, previa autenticazione mediante sistema di identità digitale