Chi saranno i professionisti della logistica 4.0? Big Data e Intelligenza Artificiale stanno rivoluzionando gli assetti del comparto.
Digitalizzazione, efficienza, contenimento dei costi e riduzioni delle emissioni di Co2 ridefiniranno la struttura del settore: per ridurre le emissioni tutti gli operatori opteranno per carburanti alternativi. Quasi certamente, con il tempo, nasceranno hub nazionali per ridurre i km e il numero di mezzi su strada.
L’uso dei big data aiuterà gestire più facilmente le attività e a rendere più efficiente l’intero processo. L’intelligenza artificiale, invece, sara’ fondamentale nelle fasi di controllo o per ottimizzare la catena di approvvigionamento.
Le aziende, nei prossimi mesi, inizieranno a cercare una serie di nuove figure e competenze che, con il passare del tempo, diventeranno indispensabili in un settore che sta viaggiando verso la digital transformation e la sostenibilità.
Ecco le figure che saranno centrali in questo nuovo scenario.
- Data Analyst: è il professionista in grado di analizzare grandi volumi di dati e di informazioni. Elabora, inoltre, previsioni dei volumi di vendita per evitare problemi di mancanza o eccesso di merci in magazzino. La retribuzione, per queste figure, è molto interessante: parliamo di una forchetta retributiva tra i 35.000 e i 50.000 euro lordi all’anno, a seconda del livello di seniority.
- Supply Chain Manager: è responsabile della riduzione degli impatti ambientali della catena di approvvigionamento in azienda, senza però compromettere l’efficienza e la qualità dei servizi. La retribuzione annua lorda può partire dai 55.000 – 60.000 euro.
- Addetto alla progettazione delle soluzioni logistiche: si occupa della progettazione delle soluzioni logistiche ed è incaricato di disegnare un flusso end-to-end che vada dalla produzione al cliente finale, includendo gli step intermedi (magazzini e trasporti). È una figura con molte sfaccettature, per complessità delle attività e livelli di seniority. La retribuzione, in media, parte dai 40.000 – 45.000 euro lordi all’anno.
Una fase nuova nella quale una grandissima parte dei risparmi che erano previsti con lo spostamento della produzione in aree geograficamente lontane e a basso costo non è più possibile. Sarà fondamentale ottimizzare e rendere efficienti i flussi logistici e soltanto chi avrà le competenze per ottenere questi risultati avrà un reale vantaggio competitivo di rilevanza, in molti casi addirittura decisivo per la sopravvivenza del business.