L’amore e la passione per il suo lavoro sono contagiosi! Federico trasmette energia positiva a chi lo circonda. Un ragazzo come noi, carismatico, determinato e sognatore, ma lui decide subito chi è e chi vuole diventare e, ad ogni nuovo traguardo, alza un po’ di più l’asticella. Oggi Federico è un uomo di successo, e ricopre il ruolo di CEO (Chief Executive Officer, ossia amministratore delegato)per Adecco America, Latin America, UK e Ireland. Ne gestisce interamente il business ed ha la responsabilità di circa 5000 dipendenti e 120000 persone che la società mette a disposizione dei suoi clienti. Sono numeri grandi, considerato che tutto è iniziato da un lavoro temporaneo nel dipartimento marketing di un’azienda abruzzese. I traguardi professionali che ha maturato negli anni sono tanti e, a soli 28 anni, Federico era già Country Manager, in Italia e poi in Svizzera. Nel tempo ha portato la sua azienda a svilupparsi oltre i confini, aprendo filiali nei Paesi dell’Est, in Russia, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Slovenia, Croazia, Serbia, Grecia, Turchia, Israele e poi Nord Africa, India e Cina.
Federico, quali sono i tuoi punti di forza? La mia forza è quella di fare un lavoro che amo e che ancora oggi mi diverte. Ho sempre cercato di lavorare più degli altri, perché penso che se ogni giorno fai qualcosa in più, anche piccole azioni, le opportunità si amplificano e alla fine i risultati arrivano. Il mio motto è “No Alibi, Focus sulle Opportunità”. Se ti focalizzi sulle opportunità, piuttosto che sui problemi da affrontare, tutto diventa più semplice. I problemi creano alibi alla mancanza di azione e di focus. È fondamentale proiettarsi sempre sulle possibilità di crescita.
Quali sono le qualità fondamentali per avere successo, secondo te? Occorre un fortissimo orientamento alle persone. Essere in grado di riconoscere il talento degli altri, per costruire team che siano complementari. Avere una buona dose di autocritica, prendere percezione dei propri punti di forza e di debolezza e cercare persone che siano forti, lì dove tu sei debole. Responsabilizzare gli altri, in modo da rendere il gruppo più forte. Essere carismatici, saper coinvolgere, creare engagement e dare fiducia alle persone. Consentire a ciascuno di poter esprimere il proprio talento, sapendo di non essere giudicati, ma, di essere supportati nella crescita.
C’è stato un prezzo da pagare per arrivare al successo? C’è sempre un prezzo da pagare, un rovescio della medaglia. Cercare di bilanciare e tenere in equilibrio tutti gli aspetti della vita è importante. Per me è stato fondamentale condividere le mie scelte con mia moglie, solo così si affrontano i problemi che arrivano con consapevolezza e serenità. Per venti anni ho lavorato lontano dalla mia città. Un grandissimo sacrificio, per me, ma anche per la mia famiglia. Ho sempre cercato di compensare le mie assenze con una presenza di qualità. La promessa di esserci sempre e comunque, nei momenti importanti. Anche se devo ammettere che, ora che viviamo tutti in America, tornare a casa la sera, portare i miei figli a scuola, condividere la routine, è una cosa bellissima. Ogni tanto mi concedo qualche giro in moto, una mia grande passione, ma tutti devono sapere che la priorità per me è sempre la famiglia.
Cosa consigli ai tuoi figli per spronarli a fare sempre meglio? Cerco di fargli capire che niente è impossibile, se lo si vuole davvero. Che bisogna avere dei sogni, ma i sogni senza un adeguato piano d’azione restano tali. Avere una visione chiara di ciò che si vuole e di dove si vuole andare aiuta a porsi delle domande diverse. Più lontano è il traguardo, più complesse saranno le domande che dovrò pormi per capire come arrivarci. Essere ambiziosi aiuta, ma solo con la dedizione, il sacrificio e la determinazione, tutto diventa possibile. Credo anche molto nella meritocrazia.
Ti è mai capitato di voler mollare o di perdere il focus sui tuoi obiettivi? Dopo ventuno anni in una società di Human Resource come Adecco, avere degli obiettivi, fa parte della mia natura. Ci sono cresciuto dentro. È come imparare a sciare da piccolo, quello sport diventa parte di te. Ci sono sempre momenti facili e altri difficili, nel lavoro come nella vita privata. Le prime volte le difficoltà spaventano, poi inizi ad affrontarle e con l’esperienza impari a gestirle. La mia forza, la spinta a non mollare mai è data dalla responsabilità che ho sempre avuto nei confronti delle persone che hanno fiducia in me e nel progetto che abbiamo definito insieme.
Che consigli dai ai giovani ambiziosi di arrivare al successo? Innanzitutto, di trovare un lavoro da amare. È importante guardarsi allo specchio a fine giornata e cercare di capire, con molta onestà, cosa abbiamo fatto bene e in cosa possiamo migliorare. L’umiltà è un altro requisito fondamentale, perché consente di ascoltare tutti con attenzione. Bisogna essere curiosi e cercare di porre sempre domande chiare e precise a se stessi e agli altri. Il rispetto degli altri e dei nostri valori guida sono per me, i veri pilastri del successo.
Un’ultima cosa, fondamentale, divertirsi e far divertire, sempre!