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L’analisi condotta da Altroconsumo ha messo a confronto gli Indicatori di costo complessivo (Icc) di 297 conti correnti contenuti all’interno della banca dati dell’Organizzazione focalizzandosi nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2023 e il 15 marzo 2024, con l’obiettivo di comprendere come siano variati, mediamente, i costi dei conti correnti con operazioni a sportello e online.

Dall’indagine Altroconsumo è emerso come siano stati i giovani ad avere subito il rincaro maggiore negli ultimi 14 mesi, con il 30% di aumento medio del costo dei conti correnti tradizionali, con una media di 95 euro di esborso annuo, segnando, di fatto, la fine delle politiche a favore degli under 35, che ormai appartiene al passato, soprattutto dopo lo stop di dicembre da parte di Intesa Sanpaolo che ha annullato l’offerta a zero euro dedicata. In controtendenza Isybank, la banca digitale del gruppo Intesa, che ha appena lanciato una promozione che ha azzerato i costi del piano Isyprime per gli under 35.

Neppure le famiglie sono state risparmiate, infatti, hanno visto i costi legati al conto corrente aumentare in media del 9%. Rincari registrati anche dai conti correnti con operazioni online, +5%. Ma, se si sceglie il conto online, c’è la possibilità di azzerare i costi, mentre con i conti tradizionali non si scende sotto i 92 euro annui di Monte dei Paschi di Siena.

Inoltre, i tassi di interesse attivi, a parte qualche eccezione, sono azzerati, mentre quelli passivi sono a due cifre (il 18%), per cui le banche si fanno pagare caro il credito se il conto va in rosso.

Oltre a non aver aumentato la remunerazione dei soldi dei propri clienti, quindi, le banche hanno alzato i costi dei conti correnti con la motivazione dell’inflazione, contando sulla fedeltà dei propri correntisti. Così l’inflazione pesa due volte: da un lato fa lievitare le spese e dall’altra fa perdere valore ai risparmi. L’inflazione però nel frattempo si è ridotta, ma gli istituti di credico hanno continuato ad aumentare i costi dei conti correnti.

In questo scenario, il documento di “Riepilogo annuale delle spese”, è uno strumento utile a disposizione del correntista per valutare la convenienza del conto corrente, rendicontando tutte le spese sostenute durante l’anno (costi fissi, costi variabili e prelievo fiscale). Inoltre, Altroconsumo ha attivato un servizio online che aiuta i correntisti ad individuare i conti correnti più convenienti.

I conti correnti a confronto

In relazione ai conti correnti tradizionali per i giovani, il miglior conto corrente è il Conto Bancoposta Opzione Start Giovani di Poste Italian e, con un Indicatore di costo complessivo del conto corrente pari a 35,25 euro, seguito dal Conto Smart di Crédit Agricole, 43,70 euro, e Conto Credem Semplice Under 30, con un Icc pari a 65,25, in relazione ad un costo medio generale di 95,75 euro, in aumento rispetto al costo medio generale osservato a gennaio 2023 (74,57 euro), registrando un incremento del 28,41%.

Per quanto riguarda, invece, i conti online, il conto migliore è il Conto BBVA di BBVA, con Icc pari a 0 euro, seguito dal conto Selfy Conto di Banca Mediolanum, 5 euro, e Hello!Monedy di Hello Bank!/BNL, 11,90 euro, in relazione ad un costo medio generale pari a 27,87 euro, in aumento del 31,79% rispetto alla rilevazione di gennaio 2023 (21,15 euro).

Per quanto riguarda le famiglie, invece, tra i conti tradizionali, il migliore risulta essere il Conto Mps Mio – Plus di Monte dei Paschi di Siena, con un costo pari a 92,60 euro, seguito dal Conto Credem Facile di Credem, 138,70 euro, e il Conto Corrente Premier di Mediobanca Premier, 144,36 euro, con un aumento del costo medio generale in un anno del 9,18%.

Tra i conti online, invece, il migliore è, ancora, il Conto BBVA di BBVA, con un costo di 0 euro, seguito da Conto Widiba Start di Widiba e Si Conto! Corrente di Banca Sistema, entrambi con un costo di 20 euro. Per quanto riguarda il costo medio generale dei conti online, l’indagine condotta da Altroconsumo ha registrato un aumento del 4,95% in un anno.

Nell’ambito dell’analisi focalizzata su i conti correnti dedicati ai pensionati, invece, il miglior risultato spetta, ancora una volta, al Conto MPS Mio – Plus di Monte dei Paschi di Siena, con un costo pari a 86,60 euro, seguito da Conto Credem Facile di Credem, 131,06 euro, e il conto On demand di Bper Banca, 135,18 euro, per quanto riguarda i conti tradizionali. Con un aumento del costo medio generale del 6,24% in un anno.

In relazione ai conti correnti online, invece, in testa, con il costo più basso, c’è il Conto BBVA di BBVA, pari a 0 euro, seguito da Si Conto! Corrente di Banca Sistema, 20 euro, e Conto Webank di Webank, 24 euro. I conti correnti online dedicati ai pensionati hanno registrato un aumento del costo medio generale del 4,49% in un anno.

Adempimenti più snelli e servizi digitali rafforzati. Con la circolare n. 9/E – pdf di oggi, l’Agenzia delle Entrate detta istruzioni agli uffici con riguardo alle misure di semplificazione e razionalizzazione previste dal Dlgs n. 1/2024 in attuazione della Delega fiscale. Tra le novità, stop all’invio di comunicazioni e inviti da parte del Fisco nei mesi di agosto e dicembre, nuovi termini per il pagamento a rate delle somme dovute a titolo di saldo e di primo acconto delle imposte e dei contributi e progressiva estensione della piattaforma “PagoPA” per i pagamenti. In particolare, l’esame delle nuove misure di razionalizzazione e semplificazione in materia di adempimenti fiscali è suddiviso in quattro paragrafi, dedicati alle semplificazioni relative al pagamento dei tributi, alla razionalizzazione delle comunicazioni obbligatorie, al potenziamento dei servizi digitali e ai periodi di sospensione per le comunicazioni e gli inviti ai contribuenti. La circolare illustra le novità anche con alcuni esempi.

Sospensione dell’invio di comunicazioni e inviti – L’Agenzia delle Entrate, salvo casi di indifferibilità e urgenza, non potrà inviare comunicazioni e inviti al contribuente nei due seguenti periodi dell’anno: dal 1° agosto al 31 agosto e dal 1° dicembre al 31 dicembre. Tra gli atti interessati dalla novità rientrano le comunicazioni concernenti gli esiti dei controlli automatizzati e dei controlli formali delle dichiarazioni, gli esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi assoggettati a tassazione separata, nonché le lettere di invito per l’adempimento spontaneo. La previsione non fa venir meno la sospensione, già prevista ex lege nel periodo 1° agosto – 4 settembre, in relazione al pagamento delle somme dovute in esito alla stessa tipologia di atti, nonché in relazione alla trasmissione di documenti e informazioni richiesti ai contribuenti dall’Agenzia delle entrate o da altri enti impositori.

Nuovi termini di pagamento rateale – Nuovi termini per il pagamento “a rate” delle somme dovute a titolo di saldo e di primo acconto delle imposte e dei contributi risultanti dalle dichiarazioni e dalle denunce presentate dai titolari di posizione assicurativa in una delle gestioni amministrate dall’Inps. L’articolo 8 del decreto Adempimenti prevede, in particolare: il differimento, dal 30 novembre al 16 dicembre, del termine ultimo entro il quale perfezionare la rateizzazione dei versamenti dovuti a titolo di saldo e di primo acconto; l’individuazione di un’unica data di scadenza, corrispondente al giorno 16 di ogni mese, entro la quale effettuare il pagamento delle rate mensili successive alla prima. Viene inoltre data la possibilità ai titolari di partita Iva di ridurre il numero di versamenti periodici di importo ridotto. Le novità riguardano anche le modalità con cui vengono effettuati i pagamenti. Il decreto Adempimenti prevede infatti l’estensione, anche progressiva, dell’utilizzo della piattaforma “PagoPA” in relazione alle somme che possono essere pagate con modello F24.

Potenziati i servizi online – Il decreto Adempimenti (Dlgs n. 1/2024) prevede sia l’avvio di nuovi servizi digitali sia il potenziamento di quelli già attivi con l’obiettivo di semplificare ulteriormente l’interazione con i cittadini. In particolare, saranno messi a disposizione servizi digitali per potenziare i canali di assistenza a distanza, per consentire la registrazione delle scritture private, la richiesta di certificati e lo scambio di documentazione tra contribuenti e uffici dell’Agenzia. Sarà inoltre ampliato il ventaglio di atti e comunicazioni a disposizione dei contribuenti all’interno del cassetto fiscale.