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L’intelligenza artificiale basa la sua conoscenza sul passato, mentre l’essere umano può costruire il futuro”. È con queste efficaci parole che Ivano Di Biasi, CEO e co-founder di SEOZoom, descrive il panorama attuale del marketing digitale e dell’e-Commerce, diviso tra la fascinazione per l’intelligenza artificiale (AI) e la necessità di comprendere e sfruttare adeguatamente questo strumento.

Le tecnologie AI possono essere un potente alleato nella fase analitica del marketing, perché possono analizzare rapidamente grandi quantità di dati di mercato e aiutare a prevedere i bisogni e le intenzioni di acquisto dei clienti. Tuttavia, come sottolinea Di Biasi, i modelli generativi come ChatGPT, Gemini e Claude hanno limiti noti, tra cui scarsa originalità, mancata ottimizzazione SEO e difficoltà di adattarsi al tono di voce e allo stile richiesti.

Proprio per questo SEOZoom, il primo software di Search Marketing completamente italiano, si pone come pioniere nell’integrazione dell’AI nel marketing digitale, con strumenti che superano queste criticità e integrano prompt SEO-oriented che guidano l’AI a generare contenuti con un focus mirato.

“La nostra intuizione innovativa è far ragionare l’AI su dati specifici, non lasciarla generare in maniera aperta, in modo da ridurre le allucinazioni e da creare contenuti più mirati e accurati”, spiega Di Biasi. In concreto, il software istruisce l’Intelligenza Artificiale con dati SEO e insight di ciò che sta piacendo a Google dei competitor meglio posizionati: non solo contenuti, ma anche la struttura delle informazioni, argomenti trattati e tono di voce, così da adattare le risposte a ciò che serve davvero per avere successo online.

Questo metodo fa anche superare un altro problema comune nella produzione di contenuti testuali per e-Commerce: l’AI generativa tende a creare testi informativi e quasi accademici, mentre per i siti attivi nel commercio online è necessario un focus orientato appunto alle vendite, all’aspetto commerciale. Con AI Writer di SEOZoom, allora, diventa “possibile generare un testo SEO perfetto in pochi secondi su qualsiasi argomento, strutturato per rispondere nella forma e nei temi trattati alle urgenze informative del pubblico che esegue una ricerca su Google, con il tono giusto e il taglio adatto, anche per intenti transactional e commercial che interessano gli e-Commerce“.

In un’epoca in cui l’AI è sulla bocca di tutti, l’Italia si trova a un bivio: da una parte, la promessa di una tecnologia che potrebbe rivoluzionare il modo in cui le aziende interagiscono con i dati e i clienti; dall’altra, la realtà di un’adozione ancora timida, con solo il 18% delle PMI italiane che ha integrato l’AI nei propri processi. Inoltre, la mancanza di conoscenza e il tempo necessario per l’apprendimento rappresentano ostacoli significativi e il 77% degli italiani esprime preoccupazioni, soprattutto per quanto riguarda l’impiego nel settore e-commerce.

L’approccio di SEOZoom vuole quindi essere propositivo: utilizzare e far utilizzare l’AI come un complemento all’ingegno umano, sfruttando la sua capacità di analisi e comprensione per arricchire le strategie di marketing degli e-Commerce. In questo modo possiamo “usare l’AI come motore di ragionamento e di comprensione per accompagnare il nostro lavoro“, conclude Ivano Di Biasi.

L’analisi condotta da Altroconsumo ha messo a confronto gli Indicatori di costo complessivo (Icc) di 297 conti correnti contenuti all’interno della banca dati dell’Organizzazione focalizzandosi nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2023 e il 15 marzo 2024, con l’obiettivo di comprendere come siano variati, mediamente, i costi dei conti correnti con operazioni a sportello e online.

Dall’indagine Altroconsumo è emerso come siano stati i giovani ad avere subito il rincaro maggiore negli ultimi 14 mesi, con il 30% di aumento medio del costo dei conti correnti tradizionali, con una media di 95 euro di esborso annuo, segnando, di fatto, la fine delle politiche a favore degli under 35, che ormai appartiene al passato, soprattutto dopo lo stop di dicembre da parte di Intesa Sanpaolo che ha annullato l’offerta a zero euro dedicata. In controtendenza Isybank, la banca digitale del gruppo Intesa, che ha appena lanciato una promozione che ha azzerato i costi del piano Isyprime per gli under 35.

Neppure le famiglie sono state risparmiate, infatti, hanno visto i costi legati al conto corrente aumentare in media del 9%. Rincari registrati anche dai conti correnti con operazioni online, +5%. Ma, se si sceglie il conto online, c’è la possibilità di azzerare i costi, mentre con i conti tradizionali non si scende sotto i 92 euro annui di Monte dei Paschi di Siena.

Inoltre, i tassi di interesse attivi, a parte qualche eccezione, sono azzerati, mentre quelli passivi sono a due cifre (il 18%), per cui le banche si fanno pagare caro il credito se il conto va in rosso.

Oltre a non aver aumentato la remunerazione dei soldi dei propri clienti, quindi, le banche hanno alzato i costi dei conti correnti con la motivazione dell’inflazione, contando sulla fedeltà dei propri correntisti. Così l’inflazione pesa due volte: da un lato fa lievitare le spese e dall’altra fa perdere valore ai risparmi. L’inflazione però nel frattempo si è ridotta, ma gli istituti di credico hanno continuato ad aumentare i costi dei conti correnti.

In questo scenario, il documento di “Riepilogo annuale delle spese”, è uno strumento utile a disposizione del correntista per valutare la convenienza del conto corrente, rendicontando tutte le spese sostenute durante l’anno (costi fissi, costi variabili e prelievo fiscale). Inoltre, Altroconsumo ha attivato un servizio online che aiuta i correntisti ad individuare i conti correnti più convenienti.

I conti correnti a confronto

In relazione ai conti correnti tradizionali per i giovani, il miglior conto corrente è il Conto Bancoposta Opzione Start Giovani di Poste Italian e, con un Indicatore di costo complessivo del conto corrente pari a 35,25 euro, seguito dal Conto Smart di Crédit Agricole, 43,70 euro, e Conto Credem Semplice Under 30, con un Icc pari a 65,25, in relazione ad un costo medio generale di 95,75 euro, in aumento rispetto al costo medio generale osservato a gennaio 2023 (74,57 euro), registrando un incremento del 28,41%.

Per quanto riguarda, invece, i conti online, il conto migliore è il Conto BBVA di BBVA, con Icc pari a 0 euro, seguito dal conto Selfy Conto di Banca Mediolanum, 5 euro, e Hello!Monedy di Hello Bank!/BNL, 11,90 euro, in relazione ad un costo medio generale pari a 27,87 euro, in aumento del 31,79% rispetto alla rilevazione di gennaio 2023 (21,15 euro).

Per quanto riguarda le famiglie, invece, tra i conti tradizionali, il migliore risulta essere il Conto Mps Mio – Plus di Monte dei Paschi di Siena, con un costo pari a 92,60 euro, seguito dal Conto Credem Facile di Credem, 138,70 euro, e il Conto Corrente Premier di Mediobanca Premier, 144,36 euro, con un aumento del costo medio generale in un anno del 9,18%.

Tra i conti online, invece, il migliore è, ancora, il Conto BBVA di BBVA, con un costo di 0 euro, seguito da Conto Widiba Start di Widiba e Si Conto! Corrente di Banca Sistema, entrambi con un costo di 20 euro. Per quanto riguarda il costo medio generale dei conti online, l’indagine condotta da Altroconsumo ha registrato un aumento del 4,95% in un anno.

Nell’ambito dell’analisi focalizzata su i conti correnti dedicati ai pensionati, invece, il miglior risultato spetta, ancora una volta, al Conto MPS Mio – Plus di Monte dei Paschi di Siena, con un costo pari a 86,60 euro, seguito da Conto Credem Facile di Credem, 131,06 euro, e il conto On demand di Bper Banca, 135,18 euro, per quanto riguarda i conti tradizionali. Con un aumento del costo medio generale del 6,24% in un anno.

In relazione ai conti correnti online, invece, in testa, con il costo più basso, c’è il Conto BBVA di BBVA, pari a 0 euro, seguito da Si Conto! Corrente di Banca Sistema, 20 euro, e Conto Webank di Webank, 24 euro. I conti correnti online dedicati ai pensionati hanno registrato un aumento del costo medio generale del 4,49% in un anno.