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Milano, 13 maggio – La consapevolezza delle imprese quotate italiane in merito alla materialità del cambiamento climatico è in continua crescita, come testimoniato dall’interesse a riorientare i modelli di business in direzione della transizione energetica e dall’aumento del numero di aziende disposte a rendicontare in modo trasparente sia gli impegni assunti sia i risultati conseguiti. Alcuni passi in avanti, però, sono ancora da realizzare come l’incremento delle competenze degli organi di governance in materia di cambiamento climatico, una maggiore diffusione di misure di adattamento e di impegni per la carbon neutrality e un’incidenza ancora troppo ridotta del climate change nelle politiche di remunerazione.

Lo scenario emerge dalla seconda edizione del rapporto curato da Deloitte, “L’attuazione delle Raccomandazioni TCFD nelle società quotate italiane” che approfondisce le modalità con cui le società appartenenti agli indici azionari nel 2023 hanno affrontato i temi legati al cambiamento climatico e alla transizione energetica attraverso l’analisi di documenti pubblici, siano essi redatti per obbligo di legge o in forma volontaria. Il rapporto si concentra sull’attuazione delle raccomandazioni TCFD e misurandone, se presenti, eventuali progressi in merito a quattro aree tematiche: governance, strategia, gestione del rischio, metriche e obiettivi.

La presentazione si terrà domani, martedì 14 maggio, alle ore 11 presso la Deloitte Greenhouse a Milano, in via Tortona 25. L’incontro si aprirà con gli interventi di Valeria Brambilla, AD di Deloitte & Touche, e Stefano Pareglio, Presidente di Deloitte Climate & Sustainability, a cui faranno seguito gli interventi di Alessandra Cerruti, Senior Manager Deloitte & Touche, e Daniele Strippoli, Partner Deloitte Climate & Sustainability. Seguirà una tavola rotonda, moderata da Roberto Race, a cui prenderanno parte Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura e Presidente Asja Ambiente Italia; Monica de Virgiliis, Presidente SNAM; Giuseppe Zammarchi, Head of ESG Metrics, Policies and Disclosure UniCredit; Agnese Gramoli, Team Leader Sustainability & Stakeholder Engagement CREDEM.

“La crescente consapevolezza delle imprese di media e grande dimensione italiane sulle tematiche legate al cambiamento climatico e in generale dei fattori ESG” dichiara Valeria Brambilla, AD di Deloitte & Touche “rappresenta un significativo passo in avanti per l’intero ecosistema del nostro Paese in un contesto di forte sensibilità e crescente attenzione da parte delle istituzioni, degli investitori, dei consumatori e degli enti regolatori. I dati che emergono dal nostro rapporto e le interlocuzioni che abbiamo con il mondo imprenditoriale dimostrano un ruolo importante dei fattori ESG nella definizione delle strategie.”

“Le aziende quotate italiane sono sostanzialmente consapevoli del ruolo che il cambiamento climatico e la transizione energetica hanno nel determinare l’evoluzione dei modelli di business” commenta Stefano Pareglio, Presidente di Deloitte Climate & Sustainability. “Ci sono però molti margini di miglioramento. Dalle competenze del board e del management alle politiche di remunerazione, dalle analisi di scenario alla strategia di allocazione del capitale, dalla gestione del rischio alle relazioni con la catena di fornitura, fino dalle misure di adattamento, registriamo infatti gradi di maturità assai diversi e dunque l’esigenza di azioni più incisive.”

Governance

La governance delle questioni climatiche ha un ruolo primario per l’integrazione della sostenibilità nelle strategie e nelle attività ordinarie di ogni società. Il 69% delle società interpellate, in aumento rispetto al 60% dello scorso anno, ha attribuito responsabilità in materia di sostenibilità a un comitato endoconsiliare specifico. Il 41% delle società indagate inoltre dichiara la presenza di almeno un membro, all’interno del Consiglio di Amministrazione, dotato di competenze in tema ESG, cambiamento climatico e sostenibilità in senso lato: tale risultato è più che raddoppiato rispetto al rapporto dello scorso anno, in cui si rilevava la presenza di almeno un consigliere per il 18% del campione. Altri parametri sono in crescita rispetto a quanto registrato nell’ultima edizione: il 19% del campione analizzato dichiara di aver istituito un management committee con responsabilità specifiche legate all’adattamento e alla mitigazione del cambiamento climatico, in aumento rispetto al 15% del 2022; il 44% delle società appartenenti al campione analizzato possiede invece una politica di remunerazione con obiettivi legati al cambiamento climatico, in aumento rispetto al precedente 29%.

Strategy

Le organizzazioni sono chiamate a considerare gli impatti negativi sulle attività, gli obiettivi e la pianificazione finanziaria che potrebbero derivare da una mancata visione strategica. Le analisi condotte sul campione confermano che, in linea con quanto riportato lo scorso anno, il 94% delle società riconosce il cambiamento climatico come tema materiale e rilevante per la società e i suoi stakeholder. Si evince inoltre che il 25% delle società analizzate ha sviluppato un’analisi di scenario utile a prevedere gli impatti evolutivi del cambiamento climatico sulla propria organizzazione (e viceversa) e che la maggior parte (67%) di tali organizzazioni dà disclosure di chiare informazioni a riguardo. Questo risultato evidenzia, rispetto all’ultimo rapporto, un miglioramento in termini chiarezza e trasparenza: del 24% di società che sviluppavano un’analisi di scenario, solo il 43% ne dava disclosure in modo appropriato.

Risk Management

Le società sono chiamate a descrivere i propri processi di gestione del rischio per l’identificazione, la valutazione, l’integrazione a livello di sistema di gestione del rischio e le relative azioni di mitigazione intraprese. L’87% delle società analizzate considera i rischi e le opportunità derivanti dal cambiamento climatico nei propri processi di gestione del rischio, seppur in alcuni casi in modo generico all’interno dei rischi di natura ambientale. Rispetto all’analisi dello scorso anno, in cui tale integrazione si attestava al 70%, si registra un notevole miglioramento. In tema di quantificazione vanno tenute presenti due evoluzioni positive: il 51% del campione, in aumento rispetto al 41% registrato nel rapporto dello scorso anno, ha dichiarato di valutare i rischi climatici fisici e di transizione, seppur in alcuni casi solo genericamente e senza quantificarne sistematicamente i relativi impatti monetari; il 51% delle società in campione – rispetto al 34% dello scorso anno – quantifica le opportunità climatiche, seppur, in alcuni casi, senza quantificarne i relativi impatti monetari

Metrics & Targets

L’ultima area di Raccomandazioni TCFD riguarda la definizione e l’utilizzo di target e metriche per monitorare i rischi climatici associati all’uso di energia e di risorse naturali quali acqua, aria e suolo. Il 72% del campione ha effettuato analisi di Carbon Footprint relative all’organizzazione e/o ai propri prodotti o, seppur non presenti informazioni dettagliate a riguardo, offre prodotti e servizi green e svolge relative analisi in materia ambientale. Il 36% del campione in analisi nel 2022 ha aderito al questionario CDP Climate Change, che fornisce un’indicazione su come il business dell’azienda influisce sul cambiamento climatico e viceversa. Infine, il 23% del campione in analisi, rispetto al 16% dello scorso anno, dichiara di aver identificato obiettivi quantitativi di riduzione delle emissioni GHG connessi agli Science Based Targets e un target di neutralità carbonica.

Rimini Wellness torna con un intenso programma convegnistico di alta qualità per il settore del benessere e fitness. Dal 30 maggio al 2 giugno prossimi, presso il polo fieristico di Rimini, Italian Exhibition Group organizzerà infatti un’edizione dalle forti caratteristiche formative, con incontri progettati per arricchire le conoscenze e le competenze del comparto, esplorare le ultime tendenze, acquisire nuove competenze e connettersi con esperti del settore e professionisti di spicco sia a livello nazionale che internazionale.

STATI GENERALI DEL FITNESS E DEL WELLNESS

A RiminiWellness tornano gli “Stati Generali del Fitness e del Wellness” dopo il successo dell’edizione 2023, per una serie di panel dedicati alle tendenze emergenti nel mercato e all’analisi delle dinamiche settoriali. Il tema “One Wellness: il benessere per tutti, sempre e ovunque“, che richiama al concetto di “One Health”, evidenzia l’importanza della collaborazione per garantire l’accesso universale alla salute e al benessere. Nel panel dedicato a Hospitality e Real Estate verrà approfondito il ruolo del benessere nell’ambito dell’ospitalità e nelle strategie immobiliari, fattore strategico per arricchire l’esperienza del cliente e aumentare il valore degli investimenti immobiliari. Nella discussione sulle Innovazioni per Palestre e Franchising, un gruppo di esperti metterà in evidenza le strategie vincenti che combinano competenze umane e tecnologie digitali, delineando il futuro delle palestre e dei modelli di franchising nel contesto del benessere globale. E ancora, il focus sul Corporate Wellbeing esplorerà le migliori pratiche per promuovere una cultura aziendale orientata al benessere: dalla progettazione di programmi di fitness aziendale alla gestione dello stress sul posto di lavoro, gli esperti condivideranno strategie pratiche per migliorare la salute e la produttività dei dipendenti. Infine, il panel sul Wellness negli Spazi Pubblici e Outdoor illustrerà le iniziative innovative che migliorano il benessere nelle comunità attraverso l’ottimizzazione degli spazi pubblici e l’integrazione di elementi di fitness e salute nel tessuto urbano. Nella giornata inaugurale di RiminiWellness si terrà inoltre l’Osservatorio Valore Sport dal titolo “Attività fisica, benessere, crescita: impatti e prospettive”, una piattaforma multistakeholder istituita nel 2022 da The European House – Ambrosetti, divenuta un punto di riferimento per la discussione, l’analisi e il posizionamento strategico del settore dello sport in Italia.

NASCE RIMINIWELLNESS ACADEMY PER ELEVARE LE COMPETENZE NEL BENESSERE E NEL FITNESS

RiminiWellness Academy è una novità dell’edizione 2024. L’iniziativa mira ad offrire un’ampia gamma di programmi formativi di alta qualità nel settore del benessere e del fitness attraverso workshop, seminari e sessioni pratiche. Collaborando con esperti del settore e istituzioni accademiche, l’Academy fornirà conoscenze e competenze pratiche per eccellere nel settore con un suo approccio interattivo e pratico, per promuovere la cultura del benessere e dell’attività fisica anche attraverso le sessioni dedicate alla gestione e al marketing nel fitness. Guidati da esperti del settore e da leader di organizzazioni e associazioni influenti come per esempio l’Università degli Studi di Bologna, CLUST-ER Health, Tecnopolo di Rimini, Rete delle Città Sane, Rex Roundtables International, Sport e Salute, gli appuntamenti saranno occasione di approfondimento sulle ultime tendenze e strategie nel campo della promozione nel settore del fitness. Inoltre, la RiminiWellness Academy si arricchirà con una serie di workshop e seminari dedicati alle nuove metodologie di training anche attraverso la collaborazione con associazioni di spicco come CROSSFIT®, Zumba e altre, per approfondire le ultime innovazioni nel campo dell’allenamento fisico, dai metodi di allenamento funzionale alle nuove tendenze nel mondo della danza fitness.

INCONTRI E CONVEGNI TEMATICI SOTTO IL SEGNO DELL’INNOVAZIONE

Rimini Wellness sarà ancora una volta palcoscenico di una serie di incontri e convegni tematici, progettati per esplorare le sfide e le opportunità nel mondo del benessere e del fitness contemporaneo. L’innovazione è il fulcro di questi eventi, in cui esperti condivideranno le ultime scoperte e sviluppi nella promozione della salute mentale e fisica, rivoluzionando il fitness con tecnologie emergenti come dispositivi indossabili e realtà virtuale. Allo stesso modo, gli incontri si concentreranno sul futuro del settore, offrendo una piattaforma per sondare le direzioni emergenti del wellness e del fitness. Dalle discussioni sull’impatto ambientale sulla performance fisica alla riflessione sull’inclusione nel settore, questi eventi promettono di ispirare e informare, plasmando il futuro del benessere globale attraverso il dialogo aperto e la condivisione di conoscenze.