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Con l’ultima acquisizione di Helvi S.p.A. – uno dei principali player negli articoli professionali per la saldatura dei metalli –, un fatturato che ha superato i 250 milioni di euro e 10 stabilimenti produttivi con oltre mille collaboratori e 5 aziende, per il Gruppo Beta – leader in Europa nella produzione di utensili e attrezzature da lavoro per gli specialisti della meccanica, della manutenzione industriale e dell’autoriparazione – il 2023, anno del centenario, si è concluso con 138 nuove assunzioni, di cui 100 in Italia e con un’età media di 36 anni.

“Continuiamo a puntare su una crescita basata su tre direttrici – ha spiegato Roberto CiceriPresidente e Amministratore Delegato del Gruppo Beta – lo sviluppo del capitale umano, gli investimenti industriali e le acquisizioni di realtà in linea con la visione di lungo termine del Gruppo. Il mercato europeo resta per noi molto importante: il 20% del nostro fatturato è generato nel Vecchio Continente, tramite filiali in Polonia, Francia, Spagna, Regno Unito & Irlanda, Ungheria, Benelux, Romania e Slovenia. Il piano di sviluppo prevede in futuro l’apertura di nuove filiali in altri Paesi oggi presidiati da importatori indipendenti”.

Oltre il 3% del fatturato di Beta è investito in Ricerca & Sviluppo, con un’incidenza delle innovazioni di prodotto pari al 10%. “Riteniamo che gli investimenti in R&S siano una grande opportunità per crescere – prosegue Ciceri – e distinguerci per l’eccellenza dei nostri prodottiIl Dipartimento Tecnico e di R&S, il laboratorio Qualità e il Dyna Lab, con le loro 34 persone, sono la testimonianza concreta dell’impegno a garanzia della qualità tecnologica dei prodottiDa oltre cinquant’anni, inoltre, affianchiamo il mondo del Motorsport con partnership di sviluppo preziose ed efficaci per la creazione di prodotti che vengono così testati e utilizzati in contesti estremi che richiedono reattività e prestazioni assolute” -conclude Ciceri.

“Deve intendersi come prioritario l’impegno a intraprendere tutte le azioni necessarie ad una veloce riammissione alle negoziazioni in Borsa Italiana ed a ricostruire con la base azionaria un solido rapporto di fiducia, che consenta di ristabilire una valorizzazione congrua del titolo, in linea con quanto la Società e tutti gli investitori meritano”.

Lo scrive in una lettera agli azionisti e agli stakeholder (dipendenti, collaboratori e clienti) il fondatore di Meglioquesto (MQPSA:IM) Felice Saladini.  La società, phygital marketplace che offre servizi e prodotti attraverso una piattaforma integrata tra i canali fisici e digitali, ha annunciato il 23 aprile a conclusione della riunione del Consiglio di Amministrazione della Società le dimissioni dello stesso Saladini e dei consiglieri Jaime Torrents Rotelli (Vice-Presidente) e Antonello Bonuglia.  La scelta delle dimissioni è stata motivata dagli ultimi eventi che hanno coinvolto la  società quotata dal giugno 2021  su Euronext Growth Milan e il cui titolo è sospeso dalle negoziazioni dal 19 marzo in seguito al recesso dell’Euronext Growth Advisor.

“In qualità- spiega Saladini nella lettera- di consigliere d’amministrazione, quale atto di responsabilità nei confronti degli azionisti, ho ritenuto lo scorso 23 aprile di rassegnare assieme ad altri consiglieri le mie dimissioni irrevocabili, rimettendo il mandato conferitomi all’Assemblea, dopo la sospensione del titolo succeduta all’interruzione del rapporto con l’Euronext Growth Advisor. Ritengo infatti che la valutazione sull’iniziativa di governo societario di un Consiglio d’Amministrazione non possa in alcun modo prescindere da una solida, proficua e duratura collaborazione con gli istituti preposti da Borsa Italiana.

Come azionista di MeglioQuesto ritengo che la complessità delle sfide presenti e future meriti un’evoluzione sostanziale e non limitata agli enunciati o alle scelte di forma, che ci consenta in tempi brevi di riprendere il solco tracciato dalle nostre ambizioni”.

Nella lettera Saladini indica quella che dovrebbe essere la nuova governance della società.
“Ritengo- scrive Saladini- che il board della Società debba essere composto da manager con esperienze di primo piano nella gestione di gruppi industriali di elevatissimo standing, intenzionati a intrattenere con MeglioQuesto e tutti i suoi stakeholder e gli azionisti un rapporto di garanzia, solido e di lungo periodo.  Sono convinto che per il prossimo futuro il mio impegno professionale dovrà essere esclusivamente a supporto di MeglioQuesto, focalizzandomi sulla gestione e lo sviluppo del business del Gruppo, per accompagnarlo verso i traguardi auspicati e per ristabilire la solidità necessaria ad una crescita sana e duratura”.

Saladini punta poi sul modello di business.  “Le potenzialità dell’intelligenza artificiale- spiega Saladini nel concludere la lettera-  ci spingono a guardare con ancora maggiore interesse l’ambito del media advertising, per un consolidamento del modello touch-point multicanale. Auspichiamo che la nostra piattaforma potrà evolvere da phygital a phygital marketplace, sfruttando il suo straordinario potenziale di vendita per la proposta di prodotti (modello e-commerce) e la somministrazione di servizi “at home” per gli utenti finali.
A metà del 2021 abbiamo deciso di intraprendere il processo di quotazione per costruire un campione italiano della customer experience multicanale e “phygital”, con una proposta di valore innovativa sia rispetto al tradizionale business dei call center da cui siamo nati, sia rispetto alle piattaforme online verticalizzate su un’unica industry.  


I nostri clienti- scrive Saladini- hanno premiato la scelta di un’offerta caratterizzata da touch-point multicanale, in grado di unire lo human touch della rete fisica a nuove modalità di engagement tramite mobile e web. La nostra strategia ha perseguito l’obiettivo di incrementare il life-time-value complessivo dell’utente, il tasso di conversione per ciascun canale, dalla generazione del lead alla conclusione del contratto, unitamente ad un efficientamento dei costi. Il combinato di questi elementi è stato riflesso in un incremento del Valore della Produzione, che nel 2023 sfiora i 90 milioni di euro”.