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Oggi, le piccole-medie imprese sono sempre più spesso bersaglio di attacchi informatici. Con risorse e competenze limitate, queste aziende spesso faticano a difendersi da minacce sofisticate. Tuttavia, implementando solide misure di protezione delle password, le PMI possono aumentare significativamente il loro livello di sicurezza e salvaguardare i loro dati sensibili. In occasione della Giornata Mondiale della Password, che ricorre il 2 maggio, Kaspersky svela alcune misure di cybersicurezza semplici ma essenziali per la protezione delle password nelle piccole-medie imprese.

Uno studio condotto da Kaspersky alla fine del 2023, ha rilevato che il 76% delle piccole-medie imprese di tutto il mondo ha subito almeno un incidente informatico negli ultimi due anni. Le conseguenze di questi attacchi sono state gravi e hanno portato a fughe di dati riservati (34%), danni alla reputazione (23%), perdita di fiducia dei clienti (20%) e altro ancora. Circa il 9% delle PMI ha dovuto addirittura sospendere alcune attività. Analizzando questi incidenti informatici, è chiaro che l’uso di password deboli o il loro mancato aggiornamento regolare è una delle cause principali(24%) seconda solo al download di malware. Per affrontare questo problema, Kaspersky fornisce alcuni suggerimenti per rafforzare le policy sulle password delle piccole-medie imprese.

Creare password forti

Nonostante la sua importanza, questa misura ovvia viene spesso trascurata dai dipendenti che devono destreggiarsi tra numerose password per le diverse applicazioni che utilizzano. Inoltre,bisogna assicurarsi che le password siano forti e uniche per ogni servizio aziendale. Le password deboli e riutilizzate sono un facile bersaglio per i criminali informatici, che sfruttano strumenti automatizzati per decifrarle e ottenere l’accesso non autorizzato a informazioni sensibili. Incoraggiando i dipendenti a utilizzare combinazioni complesse di lettere, numeri e caratteri speciali, le PMI possono ridurre il rischio di violazioni legate alle password.

Implementare l’autenticazione a più fattori

L’autenticazione a più fattori (MFA) aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, richiedendo agli utenti una verifica aggiuntiva rispetto alla semplice password, attraverso dati biometrici, codici di accesso una tantum inviati a un dispositivo mobile o domande di sicurezza. Sebbene le piccole-medie imprese possano percepire il sistema di MFA come complesso o inutile, si tratta di una misura di sicurezza fondamentale che può proteggere da varie minacce informatiche, come il furto di password e l’accesso non autorizzato agli account. Abilitando l’autenticazione a due fattori si riduce significativamente il rischio di accesso non autorizzato agli account delle PMI, anche se le password sono state compromesse.

Aggiornare regolarmente le password

L’aggiornamento regolare delle password è essenziale per mantenere la sicurezza e ridurre il rischio di violazioni legate alle password. Nonostante le dimensioni, le piccole-media imprese non sono immuni dalle minacce informatiche e l’utilizzo di password obsolete o compromesse può rappresentare un rischio significativo per la sicurezza. I dirigenti delle PMI dovrebbero incoraggiare i dipendenti a cambiare periodicamente le password e applicare criteridi scadenza delle password per impedire il riutilizzo di quelle vecchie. Inoltre, è necessario aggiornare tempestivamente le password in caso di cambiamenti del personale o di sospette violazioni della sicurezza.

Formare i dipendenti

La consapevolezza dei dipendenti è fondamentale per un’efficace protezione delle password e per la sicurezza online delle PMI. I dipendenti devono essere sensibilizzati sull’importanza di password forti, sui rischi della loro condivisione e sulle potenziali conseguenze di un attacco informatico. Promuovendo la consapevolezza di una cultura della cybersecurity, le piccole-medie imprese possono mettere i dipendenti in condizione di svolgere un ruolo attivo nella protezione delle informazioni sensibili e nella mitigazione delle minacce informatiche.

Proteggere dispositivi e reti

Oltre a garantire la sicurezza delle password, le piccole-medie imprese dovrebbero adottare misure per proteggere i dispositivi e le reti con soluzioni di cybersecurity. Con la crescente diffusione del lavoro da remoto e dei servizi basati sul cloud, le PMI devono assicurarsi che dispositivi e reti siano adeguatamente protetti da malware, attacchi di phishing e altre minacce informatiche. Installando un software di cybersecurity affidabile, attivando i firewall e mantenendo aggiornati sistemi operativi e software, le piccole-medie imprese possono rafforzare in modo significativo le loro difese.

Oggi non è realistico pensare che solo le grandi aziende siano l’obiettivo principale dei criminali informatici,in realtà, anche le aziende più piccole devono fronteggiare rischi significativi di cybersecurity. Per questo motivo, devono dare priorità alle misure di sicurezza e utilizzare prodotti di cybersecurity per salvaguardare le attività e i dati dei clienti. Ad esempio, Kaspersky Small Office Security, studiato appositamente per le esigenze delle piccole-medie imprese, offre una soluzione di sicurezza “hands-off” con protezione “installa e dimentica” e consente di risparmiare sul budget aziendale, particolarmente importante nelle prime fasi di sviluppo del business. Fornisce una protezione completa contro malware, phishing, ransomware, password deboli e molto altro. In Kaspersky ci impegniamo a fornire alle PMI gli strumenti e le risorse necessarie per migliorare la loro protezione informatica. Crediamo che le aziende possano essere sia piccole che sicure”, ha commentato Kirill Litvin, Senior Product Marketing Manager di Kaspersky.

Informazioni su Kaspersky

Kaspersky è un’azienda globale di sicurezza informatica e digital privacy fondata nel 1997. Le profonde competenze in materia di Threat Intelligence e sicurezza si trasformano costantemente in soluzioni e servizi innovativi per proteggere aziende, infrastrutture critiche, governi e utenti in tutto il mondo. Il portfolio completo di sicurezza dell’azienda comprende una protezione leader degli endpoint e diverse soluzioni e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune, per combattere le sofisticate minacce digitali in continua evoluzione. Oltre 400 milioni di utenti sono protetti dalle tecnologie Kaspersky e aiutiamo 220.000 aziende a tenere al sicuro ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare

“Ad Asaja siamo legati da un’amicizia storica: abbiamo in comune con questa Organizzazione i grandi temi dell’agricoltura del Mediterraneo. Le nostre produzioni vanno rafforzate e l’incontro odierno con la delegazione spagnola mira a consolidare ulteriormente la collaborazione, in vista di un maggior peso politico dell’agricoltura all’interno dell’Europa”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, in occasione della bilaterale che si è svolta a Palazzo della Valle con la delegazione di Asaja, la più grande organizzazione agricola professionale spagnola. L’incontro ha l’obiettivo di rafforzare i partenariati internazionali e affrontare le sfide emergenti nel settore agricolo, partendo dalle diverse questioni che stanno plasmando il futuro dell’agricoltura in Europa.

“L’appuntamento di oggi è frutto di una cooperazione che ha avuto inizio molto tempo fa a Bruxelles – così il presidente di Asaja, Pedro Mauricio Barato Triguero – Vogliamo continuare a confrontarci e a lavorare insieme con Confagricoltura per supportare i nostri comuni interesse in seno al COPA e più in generale in Europa”. Per questo il presidente Barato ha proposto a Confagricoltura la creazione di un Patto Mediterraneo, volto a definire obiettivi chiari e tempistiche definite per allineare gli interessi comuni e rafforzare le azioni sinergiche dei Paesi dell’area. Oggetto di confronto durante la bilaterale che ha riunito le due Organizzazioni anche la necessità di una revisione della PAC, che – a parere di entrambi i presidenti – deve tornare ad essere una politica economica, più agraria e meno influenzata dall’ideologia ambientalista.

Sono stati inoltre approfonditi l’attuale contesto geopolitico, contrassegnato dal conflitto in Ucraina e dalla guerra in Israele e le relative ripercussioni sul settore primario, gli accordi commerciali internazionali e la necessità di reciprocità di regole all’interno di essi. Inoltre l’importanza della ricerca e delle TEA in particolare, soprattutto nel contrasto ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione a come le politiche possano essere adattate per incorporare i progressi tecnologici e scientifici che promuovono pratiche agricole più responsabili e sostenibili. Altro argomento di discussione sono stati la politica sociale, in particolare il problema della mancanza di manodopera in agricoltura oltre alla necessità di creare interprofessioni a livello europeo che permetterebbero il confronto per una politica più orientata al mercato. “L’agricoltura deve tornare ad essere sempre più strategica nell’equilibrio geopolitico europeo – ha concluso Giansanti – Per questo bisogna tornare a politiche che, anziché disincentivare le produzioni, siano in grado di promuoverle e valorizzarle”.