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Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’apertura di un’indagine da parte della Commissione Europea nei confronti di Meta, il colosso dei social network, e in particolare su Facebook e Instagram. E’ grave che gli algoritmi possano aver stimolato dipendenze, depressione, comportamenti di isolamento e in generale danni alla salute mentale di bambini e adolescenti e che non siano stati rispettati i metodi di verifica dell’età. Come Pro Vita & Famiglia ormai da anni denunciamo proprio la iper-digitalizzazione dei minori in Rete, che spesso porta anche a pericoli ancor più devastanti come la sessualizzazione precoce finanche casi di abusi, adescamenti, pedofilia e pedopornografia. Auspichiamo che il prossimo Parlamento Europeo, che sarà rinnovato con le elezioni di giugno, arrivi a nuove e più stringenti misure per la tutela dei bambini, sulla base delle ultime evidenze, in particolare rendendo realmente effettivo ed efficace il limite di età del cosiddetto consenso digitale.

Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia sull’indagine aperta dalla Commissione Europea nei confronti di Meta per la possibile violazione delle norme Ue contenute nel Digital Services Act (Dsa) a tutela dei minori.

La cooperazione romagnola cerca personale, soprattutto nei mesi estivi e, in particolare, per lavorare la terra. E, data la difficoltà a trovarlo, guarda in particolare all’estero. Perché “per noi l’immigrazione, da sempre, è una risorsa e non un problema”. Nello specifico, come emerge dalla presentazione di oggi dei dati del Centro studi di Federcoop Romagna, durante l’assemblea di bilancio della società, le cooperative romagnole puntano ad assumere quasi 5.000 persone nel secondo semestre dell’anno. La gran parte stagionali, 3.650, tra comparto agroalimentare con circa il 66% della potenziale forza lavoro, produzione e servizi, 13%, sociale, 13%, e culturale e media, 8%. Tra tutte le figure professionali richieste, l’operaio va per la maggiore con l’81% e seguono l’operatore assistente balneare con l’8%, l’operaio qualificato con il 3% e personale amministrativo e gestionale con lo 0,2%. Il restante come personale educativo e ausiliario impegnato nei centri estivi.

“L’ EMERGENZA OCCUPAZIONE È UNA PRIORITÀ”

La difficoltà a reperire personale continua quindi a “essere una delle priorità” per Legacoop Romagna e tramite Fedecoop Romagna in questi anni si è cercato di costruire “risposte concrete”, in particolare avviando percorsi di formazione mirati come le academy e con un ormai codificato strumento di selezione del personale. Il quadro che emerge da questo studio, commenta il presidente Paolo Lucchi, mette in evidenza da un lato la necessità di forza lavoro per sostenere le attività delle cooperative, dall’altro “la vivacità” del mondo cooperativo romagnolo che richiede sempre nuove energie.
Di certo, sottolinea, “l’emergenza occupazionale continua a essere una delle priorità” e vanno costruite “risposte concrete, basate soprattutto sulla capacità di formare al meglio le giovani generazioni e sulla volontà di integrare i lavoratori che noi crediamo dovranno sempre più giungere dall’estero”. Ben venga inoltre la scelta della Regione Emilia-Romagna della possibilità di impiegare gli studenti delle scuole superiori nei lavori estivi con contratti di apprendistato stagionale.
Anche per la responsabile del Centro studi della Cooperazione di Legacoop Romagna Simona Benedetti, è “determinante il tema dell’accoglienza, perché senza un impulso vero all’immigrazione, la Romagna non avrà sviluppo economico“. Invece a oggi, nonostante il “grandissimo” fabbisogno di occupazione stagionale, l’immigrazione verso la Romagna è più bassa di quella regionale.

Fonte “Agenzia DiRE”